Ddl riduzione parlamentari, un’occasione persa
IL TEMA DELLA SETTIMANA Ormai è una “tela di Penelope” la questione della riduzione del numero dei parlamentari e, in generale, dell’assetto della riforma della rappresentanza parlamentare nel nostro Paese. Infatti, il 9 maggio scorso la Camera ha approvato una proposta di legge costituzionale di iniziativa parlamentare: firmatari Quagliariello (atto 214); Calderoli e Perilli (atto 515) e Patuanelli e Romeo (atto 805). Il testo, che in prima deliberazione aveva avuto via libera dal Senato, riduce il numero dei parlamentari a 400 deputati e 200 senatori elettivi. Il provvedimento ora è di nuovo a Palazzo Madama per il secondo esame. Per il professor Carlo Fusaro questo ennesimo tentativo di riforma limitato com’è al solo numero dei componenti non va al fondo dei problemi del bicameralismo italiano.