PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA L’esternazione del Presidente Mattarella sulla recente legge relativa alla legittima difesa anche se non produce effetti immediati nel percorso di formazione del provvedimento indica imprescindibili confini costituzionali di cui tutte le pubbliche istituzioni non potranno non tener conto. Per il professore Giulio M. Salerno la nota del Capo dello Stato si colloca dunque, proprio per la sua particolare autorevolezza, nella più ampia sfera di quella discussione pubblica che condizionerà l’effettivo funzionamento dei meccanismi istituzionali, finendo per influenzare anche l’ulteriore svolgimento delle decisioni degli organi di indirizzo politico-legislativo
PRASSI
Con la nuova circolare del Cnf il Regolamento 21 febbraio 2014 n. 2 - poi rivisto e completato a seguito della delibera Cnf 24 marzo 2017 ed ora operativo per effetto della seduta dell'11 aprile 2019 - opera un restyling del procedimento disciplinare dei legali italiani.
Benché il procedimento assuma carattere amministrativo, l’articolo 6 prevede ricusazione e astensione del consigliere mutuando le ipotesi indicate dagli articoli 36 e 37 del Cpp in quanto applicabili, oltre che qualora venga sottoposto a procedimento un iscritto avente con esso consigliere rapporti di associazione professionale o collaborazione.
Alla pronuncia di archiviazione, che apre la strada alla fase vera e propria del procedimento, è stata poi aggiunta, per effetto della suddetta delibera Cnf 24 marzo 2017, quella di prescrizione dell’azione disciplinare di cui all’articolo 56 della Riforma forense: l’azione disciplinare si prescrive infatti nel termine di sei anni dal fatto.
Si osserverà che, nonostante la tipizzazione introdotta dal nuovo codice deontologico, nel quale le sanzioni vengono espressamente previste in relazione alla violazione del canone specifico, l’irrogazione delle condanne di cui al presente Regolamento prende in considerazione l’intera condotta dell’incolpato e il potenziale incorrere in analoghe infrazioni.
GIURISPRUDENZA
La Corte di giustizia dell'Unione europea allarga il perimetro di tutela dei rifugiati nello spazio Ue. La Cassazione per la prima volta, in tema di fecondazione post mortem, ha acconsentito alla rettifica dello stato civile per l'attribuzione del cognome paterno al bambino nato da procreazione con seme congelato del padre dopo 300 giorni dal decesso. La Corte costituzionale conferma la non applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto da parte dei giudici di pace, come già ritenuto dalla giurisprudenza di legittimità. Sono alcuni temi centrali della settimana.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
Sussiste l’interesse ad agire o a resistere del singolo condomino - e quindi la facoltà di affiancarsi all’amministratore per fare valere in sede processuale le ragioni del condominio - ogniqualvolta la contesa involga la consistenza dei beni comuni. Lo ha detto la Cassazione con la sentenza 10934/2019.
Il singolo condomino può intervenire nel giudizio promosso dal condominio oppure in quello in cui questi resiste alla domanda proposta nei suoi confronti da un condomino o da un terzo, quand’anche in essi l’ente condominiale sia già rappresentato dal proprio amministratore ai sensi dell’articolo 1131 del Cc o perché a ciò autorizzato dall’assemblea.
La sintesi di questa importante decisione è nella positiva soluzione di equilibrio fra testo e ispirazione normativa con la conseguenza pratica che il trasportato su un veicolo coinvolto in un sinistro potrà sempre invocare la norma a sua tutela prevista dall’articolo 141 del Cda e procedere anche nei confronti dell’assicuratore del veicolo sul quale si trovava.
PENALE
GIURISPRUDENZA
La sentenza n. 82 del 2019 della Consulta rappresenta una nuova tappa della riscrittura delle norme del codice di rito laddove, nella versione originaria, escludevano nell’ipotesi di contestazione nel corso dell’istruzione dibattimentale del reato concorrente, la facoltà per l’imputato di richiedere l’applicazione della pena su richiesta delle parti.
La pronuncia è un ulteriore tassello che consente il recupero dei riti alternativi in caso di mutatio libelli (si fa riferimento alle contestazioni dibattimentali sostitutive e a quelle suppletive) consentendo all’accusato che la subisce passivamente un generalizzato accesso ai giudici speciali dopo l’aggiornamento dibattimentale dell’accusa.
AMMINISTRATIVO
GIURISPRUDENZA
L'assenza della previa verifica da parte dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico sul cosiddetto delta VIR/RAB, determina una assoluta incertezza del calcolo necessario per valutare l'equilibrio del piano finanziario dell'offerta, incidendo irrimediabilmente sulla efficienza del confronto concorrenziale e, conseguentemente, sulla legittimità del procedimento di gara. Lo ha detto il Consiglio di Stato con la sentenza 2202/2019.
L’intervento dell’Autorità di regolazione incide sulla corretta strutturazione delle condizioni di gara, in considerazione del fatto che una delle discriminanti per verificare la fattibilità della procedura per un determinato operatore è proprio il valore di rimborso dell’impianto che il gestore entrante dovrà corrispondere al gestore uscente.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
La Corte europea dei diritti dell’uomo con la sentenza del 16 aprile 2019 non ha ritenuto che i due procedimenti, penale e amministrativo, fossero due aspetti di un sistema unico. Con la conseguenza che è stato violato il principio del ne bis in idem, ai sensi dell’articolo 4 del Protocollo n. 7.