LA QUESTIONE L'adozione in casi particolari, ex art. 44, comma 1, lett. d), L. n. 184 del 1983, può essere disposta anche in favore del partner dello stesso sesso del genitore biologico del minore, concepito a mezzo di procreazione medicalmente assistita, nell'ambito di un progetto di genitorialità condivisa.
L'ANALISI DELLA DECISIONEIONE Il principio del superiore interesse del minore ha una funzione integratrice, di adeguamento, conformazione e correzione del principio di legalità. In sostanza, il preminente interesse del minore opera quale limite alla clausola di ordine pubblico, la quale deve essere valutata in relazione al caso specifico. In tema di adozione e procreazione medicalmente assistita, il diritto del minore a vivere in modo stabile in un ambiente domestico armonioso e ad essere educato e assistito nella crescita con equilibrio e rispetto dei suoi diritti fondamentali integra, dunque, il concetto di ordine pubblico.
LA QUESTIONE Ai sensi dell'art. 2055 cod. civ. sussiste una responsabilità solidale per il danno alla reputazione nei confronti del giornalista, quale autore della pubblicazione lesiva e dell'editore, in forza del principio che del fatto illecito devono rispondere tutti coloro che hanno avuto parte nella pubblicazione e nella diffusione dello scritto diffamatorio.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La sentenza del Tribunale Civile di Firenze n. 2826, emessa a conclusione di un procedimento che ha suscitato particolare clamore mediatico, aggiunge un ulteriore tassello al già ricco quadro giurisprudenziale che vede scontrarsi, da un lato, il diritto di cronaca e, dall'altro, il diritto al risarcimento del danno all'immagine, nonché il reato di diffamazione a mezzo stampa.
LA QUESTIONE Deve escludersi la sussistenza della circostanza aggravante dei futili motivi quando la condotta ascritta all'imputato (lesioni personali) sia risultata dettata - come confermato dalla persona offesa - da motivi di gelosia, non qualificabili appunto come "futili motivi".
L'ANALISI DELLA DECISIONE In tema di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, ai sensi del comma secondo dell'articolo 131- bis del Codice Penale, l'offesa non può essere considerata tenue qualora il reo abbia agito, tra gli altri, per motivi abietti o futili. Questi ultimi sussistono nel caso in cui il reato sia stato commesso sulla base di un mero pretesto, ossia per ragioni irrilevanti e sproporzionate rispetto alla gravità del fatto posto in essere. Con la decisione in commento, il giudice ha ritenuto che la gelosia non costituisca una declinazione della circostanza aggravante dei futili motivi e di conseguenza ha applicato la causa di non punibilità prevista dall'articolo 131- bis del Codice Penale.
LA QUESTIONE Risponde del reato contravvenzionale di omesso previo avviso al Questore, non soltanto chi progetta, indice, promuove e organizza una riunione in luogo pubblico, ma anche chi collabora alla realizzazione pratica e al buon esito della stessa, partecipando alla fase preparatoria.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La sentenza in commento costituisce un'interessante applicazione estensiva del concetto di promotore delle riunioni in luogo pubblico o aperto al pubblico così come sviluppatosi a partire dagli anni sessanta nella giurisprudenza di legittimità e, pertanto, di sussistenza della fattispecie di cui all'art. 18 TULPS.
LA QUESTIONE lRientra nella sfera discrezionale della Pubblica Amministrazione indire un nuovo concorso per una professionalità ritenuta profondamente diversa da quella ricercata attraverso una precedente selezione concorsuale, revocandone la graduatoria.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Legittimamente un Comune, al fine di coprire il posto di Dirigente Comandante del Corpo di Polizia Locale, indice una nuova procedura concorsuale, piuttosto che utilizzare una graduatoria ancora valida ed efficace, giustificando tale scelta facendo riferimento: a) alla modifica organizzativa, medio tempore intervenuta, riguardante la Struttura e/o la Dirigenza del Corpo di Polizia Locale, che ha determinato l’ampliamento delle relative competenze, includendo il servizio di Protezione Civile, Ufficio Informazione e Prevenzione Ambientale; b) alle innovazioni normative successivamente introdotte dal legislatore relative alle suddette nuove competenze, e, in particolare, in materia di “Sicurezza Urbana” (legge n. 48/2017), di trasparenza e di anticorruzione; tali motivazioni, infatti, sono idonee a legittimare la scelta operata dall’Amministrazione Comunale che, di conseguenza, ha ritenuto il Settore interessato così profondamente trasformato, da richiedere alla sua guida una nuova figura professionale diversa e non riconducibile alla professionalità selezionata nel precedente concorso.
LA QUESTIONE L'intento di sottrarsi liberamente all'obbligo di sottoporre i figli minorenni all'obbligo vaccinale imposto dal decreto 7 giugno 2013, n. 73, convertito nella legge 31 luglio 2017, n. 119, non può essere riconosciuto come fondante un interesse tutelabile in giudizio, in quanto interesse contra legem .
L'ANALISI DELLA DECISIONE La sentenza respinge il ricorso presentato da alcuni genitori di figli minori e da una associazione per l'annullamento delle delibere provinciali attinenti alla subordinazione dell'erogazione dei cosiddetti "buoni servizi" e dei "servizi conciliativi" all'assolvimento dell'obbligo vaccinale. Il principio ricavabile dalle motivazioni è che l'intenzione di sottrarsi ad un obbligo giuridico che le stesse parti riconoscono come tale e che non viene contestato - quale quello relativo alle vaccinazioni previsto dal D.L. 73/2017 conv. L. 119/2017 - non può trovare tutela in giudizio. La volontà di non adempiervi, infatti, elimina il requisito di legittimità dell'interesse, rendendolo contra legem .
