IL TEMA DELLA SETTIMANA «C’è da chiedersi come si muoverà Milano». Secondo la professoressa Maria Gagliardi la domanda aleggia tra gli addetti ai lavori dopo che il Tribunale di Roma ha proceduto ad aggiornare i propri valori di liquidazione del danno per il 2019, con l’inserimento di nuovi criteri diretti ad «agevolare la liquidazione» del pregiudizio non patrimoniale subito per effetto del danno diretto patito da un congiunto (cosiddetto “danno riflesso”).

Sotto la lente l'obbligo del mantenimento dei figli minori di età o maggiorenni ma non ancora economicamente indipendenti.

Il protocollo su spese extra-assegno per il mantenimento dei figli preparato dal Tribunale di Palermo, osservatorio per la giustizia civile.

Restano aspetti pratici da chiarire ma sarà la prassi a dare le risposte opportune: ad esempio, se il giudice, fissando la regola delle spese extra tra i genitori, dovesse aderire al protocollo, non basterebbe il mero richiamo al medesimo ma sarebbe anche necessario averlo acquisito agli atti, non trattandosi di provvedimento normativo.

Importanti sentenze delle Sezioni unite della Cassazione civile. La prima dice che, fermo restando la libertà di scelte editoriali, sarà il giudice di merito a verificare la sussistenza di un interesse collettivo e attuale a rievocare notizie passate. L'altra in tema di equa riparazione sostiene che non sussiste alcun pregiudizio per il creditore dello Stato, vittima di un processo lumaca, il quale non propone la domanda di indennizzo, ai sensi della legge Pinto, entro sei mesi dalla fine del procedimento di cognizione che accerta il suo diritto. Per il diritto penale in primo piano c'è la sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il cosiddetto super potere dei prefetti, ovvero il potere sostitutivo del prefetto sugli atti degli enti locali, previsto dall'articolo 28 comma 1 del Decreto sicurezza.

Con la legge 28 giugno 2019 n. 58 il Legislatore ha convertito in legge il Dl 34/2019, il cosiddetto "decreto crescita". I settori toccati dall'intervento sono il fisco, l'impresa e il made in Italy

L’amministrazione finanziaria assume iniziative volte a garantire che i modelli di dichiarazione, le relative istruzioni, i servizi telematici, la modulistica e i documenti di prassi amministrativa siano messi a disposizione del contribuente, con idonee modalità di comunicazione e di pubblicità, almeno sessanta giorni prima del termine assegnato.

Il nuovo decreto interviene sul contrasto alla violazione del made in Italy, affrontando in maniera corposa il problema dell'Italian Sounding, ma – forse – dimenticando che il nostro ordinamento già prevede una serie di disposizioni assai articolate in tema di lotta a fenomeni contraffattivi e, in particolare, confusori.

In tema di opposizione ad ingiunzione esattoriale è illegittima la norma che non prevede, oltre la competenza territoriale del giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio che ha emesso il provvedimento opposto, anche quella del luogo in cui ha sede l'ente locale concedente, nel caso di concessionario della riscossione delle entrate patrimoniali. Lo ha stabilito la Consulta con la sentenza 158/2019.

Con la sentenza, in modo condivisibile, la Consulta riporta nell’alveo della legittimità costituzionale la norma sulla competenza territoriale dettata dal comma 2 dell’articolo 32, del Dlgs 1° settembre 2011 n. 150, rubricato «Dell’opposizione a procedura coattiva per la riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato e degli altri enti pubblici».

Una interessante sentenza resa dalla Suprema Corte di cassazione (n. 12231 del 9 maggio 2019) che affronta il tema assai complesso e riferibile alle modalità di intervento del Fondo di Garanzia Vittime della Strada istituito nel nostro ordinamento (comunitario prima ancora che nazionale) a tutela dei danneggiati dalla circolazione dei veicoli, nelle ipotesi in cui l’impresa di assicurazione non sia chiamata a risarcire il danno.

È bene rammentare che il Fondo di Garanzia è uno dei pilastri costitutivi del sistema internazionale e nazionale che ispira tutta la legislazione che attiene alla disciplina della assicurazione obbligatoria della circolazione stradale e, più in generale, di tutti i sistemi a garanzie obbligatorie e di rilevanza sociale.

In tema di eccesso colposo nella legittima difesa, il novum normativo introdotto dalla legge n. 36 del 2019 deve essere applicato retroattivamente. Lo dice la Cassazione penale con la sentenza 28782/2019.

Probabilmente è la prima decisione con la quale la Cassazione si occupa della disciplina sulla scriminante della legittima difesa, come innovata dalla legge 36/2019 e la decisione in commento presenta due aspetti di interesse. Il primo sull’ambito di operatività dell’eccesso colposo; l’altro relativo ai rapporti tra la vecchia e la nuova disciplina.

Le sezioni Unite, assimilando le dichiarazioni del perito e del consulente a quelle del testimone, essendo arduo tracciare una rigida linea di demarcazione tra il momento valutativo e quello rappresentativo, configurano nel caso di overturning della sentenza di assoluzione l’obbligo per il giudice di appello di rinnovare l’istruttoria dibattimentale per risentire i testimoni “esperti”.

La legge n. 51 del 27 maggio 2019 contiene disposizioni per assicurare l'applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari.

Sia alla Camera sia al Senato il totale dei collegi uninominali da istituire nel territorio nazionale sarà pari a tre ottavi del complesso dei seggi da assegnare. In questo modo l’attuale proporzione fra collegi uni e plurinominali potrà essere garantita in termini matematici, quale che sia la numerosità del collegio da comporre.