PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA Prima della pausa natalizia il Parlamento ha varato il disegno di legge anticorruzione, che ora attende la firma del Capo dello Stato e l’approdo in “Gazzetta Ufficiale”. Per i professori Clarich e Fonderico ritornano le buone intenzioni e le contraddizioni in materia di lotta al malaffare, un cancro che condiziona la vita del Paese.
LEGISLAZIONE
Il decreto legge 135/2018 si compone di undici articoli di disciplina sostanziale, seguiti dal dodicesimo contenente le formule finali, di entrata in vigore.
A fronte della soppressione del sistema Sistri dal 1° gennaio 2019, le imprese sono tenute a effettuare la tracciabilità dei rifiuti mediante iil sistema tradizionale cartaceo
Il provvedimento persegue l’araba fenice della semplificazione sotto diversi profili, con particolare riferimento, per ciò che concerne l’amministrativo, all’ennesima modifica al codice degli appalti, all’abolizione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, sino all’accelerazione dei procedimenti necessari al fine di adeguare l’edilizia penitenziaria.
A una prima sommaria valutazione appare così lampante quanto sia illusorio creder di poter tamponare con interventi del tutto marginali il ricorrente problema delle crisi determinate dalla consueta inottemperanza della pubblica amministrazione ai propri obblighi di pagamento.
Si tenta di accelerare le procedure cosiddette “sotto soglia comunitaria” attraverso la precisazione dei motivi di esclusione. La stazione ora dovrà valutare altre due ipotesi, cioè quella in cui l’operatore economico abbia tentato di influenzare la gara e quella in cui quest’ultimo abbia dimostrato carenze nell’esecuzione di altri contratti avuti in precedenza con la Pa.
A fronte della soppressione del Sistri dal 1° gennaio 2019, i soggetti tenuti a effettuare la tracciabilità dei rifiuti mediante il predetto sistema dovranno svolgere tali adempimenti secondo standard tradizionali cartacei, potendo tuttavia avvalersi delle modalità di trasmissione digitale dei dati.
Il Governo ha presentato l’intervento in termini di norma alternativa al tradizionale strumento emergenziale del commissariamento. Peraltro, il primo passo assume un connotato prevalentemente burocratico, di coordinamento fra le competenze del ministero per le Infrastrutture e quelle, ampliate, del dicastero della Giustizia.
Il decreto 133/2018 contiene le modifiche al decreto del Ministro della giustizia 9 febbraio 2018 n. 17, recante la disciplina dei corsi di formazione per l’accesso alla professione di avvocato, ai sensi dell’articolo 43, comma 2, della legge 31 dicembre 2012 n. 247.
L’opzione legislativa per una dilazione biennale delle nuove modalità previste per l’esame di avvocato nelle intenzioni del legislatore dovrebbe consentire anche di riconsiderare la disciplina dell’accesso alla professione. Per questo motivo si è reso opportuno allineare a tale data l’entrata in vigore dell’obbligo di frequenza dei corsi di formazione.
GIURISPRUDENZA
Nell'appuntamento della rassegna di giurisprudenza dedicato alle decisioni delle Corti pubblicate nell'ultimo periodo dell'anno appena trascorso spicca per il diritto amministrativo l'ordinanza dell'Adunanza plenaria che ha precisato che le disposizioni in materia di composizione delle commissioni d'esame previste dall'articolo 47 della legge di riforma delle professione forense sono immediatamente applicabili.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
Non è ammissibile un’azione revocatoria, non solo fallimentare ma neppure ordinaria, nei confronti di un fallimento, stante il principio di cristallizzazione del passivo alla data di apertura del concorso e il carattere costitutivo delle predette azioni. Lo hanno affermato i giudici delle sezioni Unite civile con la sentenza 23 novembre 2018 n. 30416
La regola della cristallizzazione della massa passiva impedisce di invocare nei confronti del fallimento una pretesa giuridica che si produce a seguito della sentenza di accoglimento della domanda. Ne deriva l’inammissibilità dell’azione revocatoria, sia ordinaria che fallimentare, nei confronti della procedura.
PENALE
GIURISPRUDENZA
All'interno del trattamento sanzionatorio, principale ed accessorio, applicabile all'omicidio stradale nel caso di successioni di leggi penali nel tempo, le conclusioni delle sezioni Unite nelle pronuncia n. 40986 e n. 36759.
Mentre le conclusioni delle sezioni Unite nella pronuncia n. 40986 – applicando il criterio della condotta - appaiono condivisibili, quelle della sentenza n. 36759, pur escludendo l’applicazione della più grave sanzione amministrativa della revoca della patente ai fatti pregressi della novella del 2016, accentuano i dubbi di legittimità dell’articolo 222 del Cds.
AMMINISTRATIVO
Per l'Adunanza plenaria, sentenza 18/2018, in tema di abilitazione professionale forense è subito applicabile la disciplina su nomina e composizione delle commissioni e sottocommissioni di esame.
Per i giudici di Palazzo Spada la commissione d’esame è un collegio perfetto che implica, come suo valido funzionamento, la presenza di tutti i membri del collegio nel senso che per la loro corretta composizione è necessaria ed essenziale la presenza di tutti i componenti in quanto muniti di specifiche competenze tecniche.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
Ai sensi dell'articolo 263 del Tfue, la Corte di giustizia con la sentenza 19 dicembre 2018 ha stabilito che solo il giudice dell'Unione europea è competente a conoscere dei ricorsi aventi a oggetto le decisioni adottate in tale contesto dalla Banca centrale europea (Bce), mentre deve essere esclusa qualsivoglia competenza dei giudici degli Stati membri sugli atti intermedi e di natura preparatoria adottati dalle autorità nazionali.