CIVILE
LA QUESTIONE Nessuna decadenza automatica per i genitori reclusi che siano bravi padri, neanche quando la condanna comporta la pena accessoria della sospensione dalla stessa responsabilità genitoriale.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Lo stato di detenzione di un genitore non può essere di per sé determinante la decadenza dalla responsabilità genitoriale, quand'anche lo stesso genitore sia stato condannato alla pena accessoria della sospensione della predetta responsabilità genitoriale, in quanto è necessario che l'autorità giudiziaria effettui una verifica concreta in ordine alla sussistenza di condotte pregiudizievoli da parte del genitore nei confronti dei figli, tali da giustificare la pronuncia di decadenza.
LA QUESTIONE Non può essere invocato un diritto al risarcimento del danno iure hereditatis, in caso di morte immediata o che segua entro un brevissimo lasso di tempo alle lesioni, mancando un soggetto che sia legittimato a far valere il credito risarcitorio.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il collegio di secondo grado conferma del decisione del Tribunale negando il risarcimento da perdita parentale, richiesto dai genitori in veste di eredi ( iure hereditatis ), considerata la brevissima durata della vita del neonato, morto soltanto a 29 giorni dalla nascita.
PENALE
LA QUESTIONE Si configura il reato di invasione di terreno e non già l'illecito amministrativo sanzionato dall'art. 20 CDS (occupazione di sede stradale), quando il soggetto agente, sebbene autorizzato dall'ente pubblico, occupi uno spazio demaniale diverso e di maggiore estensione rispetto a quello per cui è stata rilasciata la concessione.
L'ANALISI DELLA DECISIONE L’illecito amministrativo previsto dall’art. 20 CDS non esclude la configurabilità del delitto di cui all'art. 633 c.p., sia sotto il profilo oggettivo che soggettivo, trattandosi di norme che agiscono su piani diversi, essendo poste la prima a tutela della sicurezza della circolazione stradale, l’altra a difesa del patrimonio.
LA QUESTIONE La ratio della fattispecie incriminatrice du cui all'art. 343 c.p. risiede nella esigenza di tutelare il prestigio dello Stato nell'esercizio della funzione giudiziaria. Il pregiudizio nei confronti dei singoli magistrati porta a qualificarli come persone danneggiate dal reato.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La sentenza si sofferma ad analizzare se ha idoneità ad integrare il reato di oltraggio ad un magistrato in udienza il comportamento tenuto dall'Avvocato, il quale - ed è questo l'elemento di rilievo - con la propria condotta non risulta, però, aver recato offesa direttamente alla persona del Magistrato, bensì all'ufficio da questi esercitato.
AMMINISTRATIVO
LA QUESTIONE In tema di misure di prevenzione applicate dal questore, l'avviso orale presuppone l'accertamento di precise circostanze, tali da rendere la persona avvisata inquadrabile fra i soggetti di cui all'art. 1, lett. b) del d.lgs. n. 159/2011.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Nell'emanazione dell'avviso orale deve riconoscersi ampia discrezionalità all'Amministrazione. L'emanazione del provvedimento non si basa sull'esistenza di specifiche prove in ordine alla commissione di reati, ma sulla sussistenza di elementi fattuali che, secondo i principi di logica e di ragionevolezza, rivelino le condizioni di pericolosità sociale del soggetto destinatario.
LA QUESTIONE In presenza di un piano educativo personalizzato, deve essere assicurata all'alunno disabile la copertura integrale o, almeno, adeguata alla patologia delle ore di sostegno scolastico.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Ai fini dell’accoglimento definitivo della domanda di annullamento del PEI con contestuale richiesta di attribuzione integrale delle ore di sostegno scolastico al minore disabile con rapporto 1:1 e risarcimento del danno, è necessaria la conoscenza da parte dei Giudici Amministrativi delle eventuali determinazioni dell’Istituto Scolastico successive all’udienza cautelare volte alla ottemperanza o meno al decisum cautelare.