LA QUESTIONE Il rifiuto di partecipare alla mediazione deve considerarsi non giustificato in caso sia di mancanza di qualsiasi dichiarazione della parte sulla ragione del diniego a proseguire il procedimento, sia di motivazioni inconsistenti o non pertinenti rispetto al merito della controversia; alle parti, infatti, non può essere riconosciuto un potere di veto assoluto ed incondizionato sulla possibilità di dare seguito alla procedura di mediazione.

L'ANALISI DELLA DECISIONE La vicenda in rassegna trae origine da un giudizio in materia condominiale e, più precisamente, dall’impugnazione di delibera condominiale. In tale giudizio, parte attrice inoltrava domanda di mediazione obbligatoria, la quale tuttavia si concludeva con esito negativo per la mancata comparizione di entrambe le parti processuali al primo incontro.

LA QUESTIONE Accolta l'istanza di revisione delle condizioni di affidamento dei figli, riguardante la revoca del divieto imposto al genitore di far frequentare alla figlia le adunanze dei testimoni di Geova, a condizione del rispetto del credo religioso dell'altro genitore.

L'ANALISI DELLA DECISIONE In caso di conflitto genitoriale sull'educazione religiosa del minore, possono essere adottati anche provvedimenti contenitivi o restrittivi dei diritti individuali di libertà religiosa dei genitori purch é intervengano all'esito di un accertamento in concreto, basato sull'osservazione e sull'ascolto del minore, dell'effettiva possibilità che l'esercizio di tali diritti possa compromettere la salute psicofisica o lo sviluppo dei figli minori. Il pregiudizio per il minore non può infatti essere valutato su astratte considerazioni dei principi della religione praticata dal genitore.

LA QUESTIONE L'obbligo di avvertire l'indagato della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia non necessita, per essere assolto, di formule sacramentali e l'avviso può avvenire senza alcuna formalità, anche solo oralmente.

L'ANALISI DELLA DECISIONE La pronuncia isolana affronta la questione legata al rispetto della disposizione di cui all’art. 114 disp. att. c.p.p., con riferimento ad un caso di sottoposizione dell’imputato all’alcoltest per guida in stato di ebbrezza, decidendo per l’irrilevanza di particolari formule sacramentali.

LA QUESTIONE Nel giudizio abbreviato l'imputato (e la parte civile che accetti il rito) accetta di rinunziare al contraddittorio nella formazione della prova, acconsentendo a che vengano utilizzate quelle formate dal P.M. e dalla P.G.

L'ANALISI DELLA DECISIONE La sentenza in commento ribadisce e riassume in modo limpido e cristallino i principi che governano la scelta del rito alternativo del giudizio abbreviato.

LA QUESTIONE La finalità perseguita dalle disposizioni di cui all'art. 100 t.u.l.p.s., in tema di sospensione della licenza di pubblico esercizio, non è quella di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio, ma piuttosto quella di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.

L'ANALISI DELLA DECISIONE La finalità perseguita dalle disposizioni di cui all'art. 100 T.U.L.P.S., in tema di sospensione della licenza di pubblico esercizio, […] è [...] quella di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale, ragion per cui si ha riguardo esclusivamente all'obiettiva esigenza di tutelare l'ordine e la sicurezza dei cittadini, anche a prescindere da ogni personale responsabilità dell'esercente conseguente ad un giudizio ampiamente discrezionale dell'Amministrazione, sindacabile sotto il profilo della ragionevolezza e della proporzionalità e/o del travisamento.

LA QUESTIONE In tema di accesso agli atti della p.a. non è ammessa una indicazione indiscriminata dei documenti cui si intende accedere, né è consentito commissionare all'amministrazione una attività di selezione ed individuazione di documenti non indicati con sufficiente precisione.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Nel caso in cui l’amministrazione cui è rivolta l’istanza di accesso agli atti formulata da un soggetto ai sensi della legge 241/90 dichiari di non detenere il documento, assumendosi la responsabilità della veridicità della propria affermazione, non sarà possibile l’esercizio dell’accesso. In tal caso si rischierebbe una statuizione impossibile da eseguire per mancanza dell’oggetto che, pertanto, si profilerebbe come inutiliter data.