IL TEMA DELLA SETTIMANA La criminalità organizza è articolata, flessibile e il più possibile silente. Questa è la fotografia che le 686 pagine della Relazione semestrale della Dia hanno scattato sul primo semestre 2019. Un documento ampio e dettagliato dal quale emerge un quadro preoccupante: la mafia è viva più che mai ed è un’impresa nazionale e transnazionale che fa profitti per se stessa e si procura i mezzi per espandersi. Fermarla, nonostante gli sforzi e le analisi, è sempre più difficile.

Le modifiche alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni sono diventate legge: convertito il Dl 161/2019 dalla legge 7/2020. Le parti evidenziate in nero sono quelle modificate dalla legge di conversione 28 febbraio 2020 n. 7.

Tutte le modifiche apportate dal Dl intercettazioni al codice di rito. Le parti in nero sono quelle modificate dal decreto legge 161/2019 convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020 n. 7.

Come cambia l’attuazione al Cpp con il Dl intercettazioni. Le parti in nero sono quelle modificate dal decreto legge 161/2019 convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020 n. 7.

Il dato di assoluta novità è l’eccezionale utilizzazione, in un procedimento diverso da quello nel quale sono state autorizzate, delle intercettazioni rilevanti e indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza e dei reati di cui all’articolo 266, comma 1, del codice di procedura penale.

È facile pronosticare, ad esempio, che la Cassazione sarà chiamata a dire la sua sul tema, risolto in modo non chiarissimo e neppure in linea con le recenti puntualizzazioni dello stesso giudice di legittimità (nella sentenza Cavallo), dell’utilizzabilità delle intercettazioni in procedimenti diversi o (nel caso del captatore) per reati diversi.   

L’ulteriore differimento al 1° maggio 2020 conferma i dubbi che il legislatore ha sulla tenuta della disciplina dal punto di vista tecnico, essendo evidenti i ritardi con cui il Ministero sta fornendo il necessario supporto tecnico per la digitalizzazione del sistema documentale e del software delle intercettazioni e per la realizzazione delle “sale ascolto”.

Ampliati definitivamente i casi di utilizzabilità del trojan , cui il legislatore attribuisce una utilità essenziale nel contrasto dei reati. In alcune situazioni, però, l’impiego va giustificato anche solo richiamando la necessità di avvalersi delle apparecchiature in un luogo privato per acquisire elementi probatori determinanti .

Le novità rispetto alla formulazione previgente sono rappresentante dalla specificazione del carattere di “rilevanza” delle intercettazioni e dalla ulteriore specificazione che queste devono comunque riguardare reati per i quali le intercettazioni sono ordinariamente ammesse ex articolo 266, comma 1, del codice di procedura penale.

Questo nuovo ruolo del Pm trova fondamento nel testo dell’articolo 268, comma 2- bis , del Cpp, secondo cui «il pubblico ministero dà indicazioni e vigila affinché nei verbali non siano riportate espressioni lesive della reputazione delle persone o quelle che riguardano dati personali definiti sensibili dalla legge, salvo risultino rilevanti ai fini delle indagini».

È prevista la possibilità che il giudice, con il consenso delle parti, anziché ricorrere alla perizia per la trascrizione delle registrazioni ovvero per la stampa delle informazioni contenute nei flussi di comunicazioni informatiche o telematiche, possa avvalersi di quelle effettuate dalla polizia giudiziaria.

La puntualizzazione normativa è da apprezzare, non solo nell’ottica del rispetto delle esigenze di riservatezza, ma anche perché indirettamente richiama il pubblico ministero e il giudice al controllo delle regole della pertinenza e proprietà della motivazione, così da determinare il superamento di quel modus agendi superficiale.

IlDl 2 marzo 2020 n.9 contenente le misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il Dpcm 1 marzo 2020 con le ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Linee guida condivise tra il Ministero della Giustizia e il Consiglio Nazionale Forense per contribuire al corretto funzionamento degli uffici giudiziari in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Vengono in primis adottate misure urgenti di contenimento del contagio nei comuni della cosiddetta “zona rossa”; poi sono previsti interventi urgenti di contenimento del contagio nelle regioni e nelle province maggiormente colpite; infine sono disposte altre regole che riguardano l’intero territorio nazionale.

Il nuovo decreto legge introduce misure di emergenza, dettate dallo «stato di eccezione». Esso mira a evitare il più possibile la mobilità delle persone coinvolte dal cluster infettivo. Per realizzare questa finalità, il Consiglio dei ministri ha anche varato misure nel settore della Giustizia, adottando il “modello sisma 2016”.

Importante è la disciplina dettata in materia di rimborso titoli viaggi e pacchetti turistici: vengono, infatti, introdotte quattro categorie per cui, ai sensi dell’articolo 1463 del codice civile, ricorre ex lege la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta in relazione ai contratti di trasporto aereo, ferroviario, marittimo, nelle acque interne o terrestre.

Il riferimento al commercio internazionale, inteso come operazioni trasnazionali di merci e servizi importati in Cina o dallo stesso esportati verso mercati del resto del mondo, risulta al momento seriamente coinvolto e danneggiato per l’incolpevole incapacità delle imprese cinesi a far fronte agli impegni contrattuali assunti con partner stranieri.

La Consulta boccia la Legge Spazzacorrotti sotto il profilo dell'applicazione retroattiva della misura carceraria. In tema di pornografia minorile, il selfie della vittima non esclude il reato. Sussiste accettazione tacita dell'eredità se è richiesta voltura catastale. Compete alla giurisdizione del giudice amministrativo la controversia sul canone demaniale ove si mette in dubbio la legittimità della concessione. Sono alcuni temi affrontati dai giudici in settimana.