PRIMO PIANO
EDITORIALE
Dopo il referendum popolare è stata promulgata e pubblicata la legge costituzionale n. 1/2000 che ha disposto la riduzione del numero dei parlamentari: saranno 200 al Senato e 400 alla Camera. Giulio M. Salerno nell’esaminare tale riforma mette in luce le due possibili e opposte conseguenze: un ulteriore e decisivo passo verso un progressivo indebolimento della centralità del Parlamento oppure una maggiore omogeneità dei lavori all’interno delle Assemblee parlamentari.
LEGISLAZIONE
Il nuovo decreto sicurezza (Dl 130/2020) interviene in particolare sulla stretta per la cosidetta protezione umanitaria. Tra le novità, Daspo urbano più duro, le pesanti sanzioni in caso di rissa, le modifiche verso i detenuti in 41bis e altri cambiamenti in campo penale.
Le modifiche del Dl 130/2020 al Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (in nero sono evidenziate le modifiche apportate dal Dl 130/2020).
Le modifiche apportate dal nuovo decreto sicurezza (Dl 30/2020) al decreto legislativo 28 gennaio 2008 n. 25 (in nero sono evidenziate le modifiche apportate dal Dl 130/2020).
I nuovi interventi attuati dal Dl 130/2020 sul Dlgs n. 142 del 2015 su riconoscimento e revoca dello status di protezione internazionale (in nero sono evidenziate le modifiche apportate dal Dl 130/2020).
Le modifiche del decreto legge 130/2020 al codice penale (evidenziate in nero).
La mappa del Dl 130/2020, con le norme, la sintesi del contenuto e il commento a pagina.
Non si tratta certo di una riforma del diritto dell'immigrazione e nemmeno si può parlare, anche se alcune dichiarazioni politiche erano in tal senso, di un pieno ripristino della disciplina quale era prima di tali decreti. Tuttavia, siamo in presenza di un intervento di portata non trascurabile
Da qualche anno ormai ogni nuovo intervento sul tema dell’immigrazione e della protezione internazionale diviene l’occasione per metter mano alle varie emergenze che i plessi della sicurezza pubblica, di volta in volta, portano all’attenzione del Governo e, quindi, del Parlamento. Malgrado una costante opera di moral suasion e di vaglio preventivo da parte del Quirinale, resta sostanzialmente immutato il tentativo di adoperare lo strumento della decretazione legislativa d’urgenza per conseguire l’approvazione di disposizioni legislative, in gran parte penali o di prevenzione di polizia , che un ragionato e ponderato esame parlamentare impedirebbe o, comunque, circoscriverebbe in ambiti molto più esigui
Pubblicato nella “ Gazzetta Ufficiale ” n. 261 dello scorso mercoledì 21 ottobre 2020, il decreto legge 21 ottobre 2020 n. 130, in vigore dal giorno successivo, che contiene disposizioni urgenti in materia di immigrazione , di modifiche al codice penale, di misure di divieto di accesso agli esercizi pubblici e di contrasto all’utilizzo distorto del web nonché di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
Il decreto legge 130/2020 incide sul Dlgs 142/2015, cioè sul cosiddetto “decreto Accoglienza”. In particolare, gli articoli 3 e 4 del Dl 130/2020 sono intervenuti sull’iscrizione anagrafica e sulle strutture di accoglienza e integrazione.
L’articolo 2 del decreto legge 130/2020 modifica alcuni articoli del decreto legislativo 28 gennaio 2008 n. 25 di «attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato».
All’interno del decreto legge 21 ottobre 2020 n. 130, nell’ambito di un contenuto amplissimo e diversificato, non potevano mancare modifiche di rilievo penale, sostanziale e processuale.
Con l’articolo 7 del decreto legge n. 130 del 2020 si interviene sulla causa di non punibilità del fatto di particolare tenuità di cui all’articolo 131- bis del Cp rimeditando la scelta recentemente fatta di circoscrivere l’ambito di operatività della disposizione.
Sul rafforzamento delle misure di sicurezza dirette a evitare comunicazioni con l’esterno dei peniteniari da parte di esponenti della criminalità puntano gli articoli 8 e 9 del decreto legge n. 130 del 2020.
La sospensione dei pagamenti prolungata fino alla fine dell'anno dal Dl 129/2020 riguarda sia le cartelle per le quali i 60 giorni dalla notifica scadono nel periodo di moratoria sia le rate delle dilazioni in essere all'8 marzo scorso.
Con il decreto legge n. 129 del 20 ottobre 2020, il Legislatore è intervenuto sui precedenti provvedimenti normativi emanati durante il periodo “Covid” al fine di adeguare le impellenti esigenze dei contribuenti, emerse nuovamente in questi giorni a causa del protrarsi dei gravi effetti economici dell’emergenza epidemiologica, in tema di riscossione .
GIURISPRUDENZA
Per il diritto civile in primo piano c'è la decisione della Cassazione in materia contrattuale, per la quale nessuna penale può essere richiesta per la ritardata consegna dell'immobile da parte del costruttore, se la relativa clausola presente nel contratto preliminare non è stata riportata anche nel contratto definitivo. In ambito penale di una certa rilevanza è la decisione della Consulta che ha dichiarato incostituzionale l'articolo 512 comma 1 del Cpp, con la conseguenza che anche le dichiarazioni rese al giudice per le indagini preliminari dal testimone assistito potranno essere lette in dibattimento. Infine, per il diritto amministrativo si segnalano due interventi in tema di giurisdizione del Tar Campania e del Tar Lazio.