PRIMO PIANO
EDITORIALE
Si terrà a Roma, il 23 e il 24 luglio, il XXXIV Congresso nazionale forense - sessione ulteriore - chiesto dall’Organismo congressuale forense (Ocf) e convocato dal Consiglio nazionale forense (Cnf), sul tema della sostenibilità della giurisdizione e della professione forense nella contemporaneità e nel futuro post-pandemico
LEGISLAZIONE
Improcedibilità "mitigata" in sostituzione delle regole sulla prescrizione impostate dal Dl Bonafede; rimodulati i termini per le indagini preliminari; riconsiderata la centralità dell'udienza preliminare; introdotto un nuovo mezzo di impugnazione in Cassazione: sono queste le principali novità introdotte dal maxiemendamento Cartabia approvato dal Cdm dell'8 luglio.
GIURISPRUDENZA
Consulta protagonista con alcune importanti pronunce: anche se recidivi reiterati potranno beneficiare, se il fatto è di lieve entità, della riduzione fino a un terzo della pena; prestazioni assistenziali da garantire anche a mafiosi e terroristi; illegittime le norme del Dl Cura Italia che prevedono lo stop della prescrizione per motivi organizzativi.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
Non è ragionevole che, nei casi diversi dall'impotenza, il termine annuale per impugnare il riconoscimento del figlio decorra, per l'autore del riconoscimento, dal momento dell'annotazione dell'atto invece che dalla scoperta di non essere il padre biologico. È questo il principio affermato dai giudici della Corte costituzionale con la sentenza n. 133
Nel corso di un giudizio di impugnazione del riconoscimento del figlio per difetto di veridicità, il Tribunale ordinario di Trento sollevava questione di legittimità costituzionale dell’articolo 263, terzo comma, del codice civile.
Compensi avvocati, si può ancora utilizzare il procedimento monitorio con parere del Coa.Così le sezioni unite con sentenza 19427/2021.
Le sezioni Unite si sono mosse nella sentenza n. 19427 del 2021, su iniziativa del Procuratore generale presso la Corte di cassazione che ha manifestato perplessità in ordine all’orientamento del tribunale di Roma per effetto del quale i ricorsi per decreto ingiuntivo, presentati a partire dal 2012 per la liquidazione dei compensi di avvocato in materia giudiziale e stragiudiziale civile, erano rigettati.
Con ordinanza 24 giugno 2021 n. 18187 la Corte di cassazione interviene nella dibattuta questione dei rapporti (interni) tra condominio e singolo condomino la cui unità immobiliare sia stata danneggiata in conseguenza dell'omessa manutenzione di parti comuni
La conclusione origina dall’impugnazione di una delibera assembleare che, dando esecuzione a una precedente sentenza di condanna pronunziata nei confronti del condominio, aveva provveduto a ripartire le spese necessarie a ristorare la porzione di proprietà esclusiva danneggiata , inserendo tra i soggetti tenuti a concorrere al pagamento anche il proprietario di questa.
PENALE
GIURISPRUDENZA
La Cassazione puntualizza, ancora una volta, i presupposti valutativi che devono presiedere l’attività del tribunale di prevenzione nell’ipotesi del controllo giudiziario sollecitato dalla stessa impresa sottoposta a interdittiva antimafia ex articolo 34- bis , comma 6, del decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159 (cosiddetto “codice antimafia”).
Deve quindi senz’altro escludersi che il tribunale possa sindacare nel merito l’interdittiva (basata, come è noto, sulla presenza di «eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa»: articolo 84 del codice antimafia).
AMMINISTRATIVO
La sostituzione per addizione nell'Rti. Questo è il tema affrontato dalla Plenaria con la sentenza 10/2021.
La fattispecie risolta dalla sentenza in commento costituisce un interessante esempio di questione rimessa dal Consiglio di giustizia amministrativa siciliana alla plenaria, su di un istituto generale della materia degli appalti, il raggruppamento temporaneo di imprese e la relativa disciplina.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
La direttiva 2005/36 sul riconoscimento delle qualifiche professionali non si applica se l'interessato chiede il riconoscimento delle qualifiche professionali senza avere ottenuto il titolo di formazione per l'esercizio di una professione regolamentata. Ma le autorità nazionali competenti devono valutare le competenze professionali acquisite sia nello Stato membro di origine sia nello Stato membro ospitante. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata l'8 luglio 2021 nella causa C-166/20 ( Per il testo della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea ntplusdiritto.ilsole24ore.com).