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PRIMO PIANO

EDITORIALE

Giustizia, gli impegni presi con l’Europa non possono “distruggere” il processo

Ridurre drasticamente i tempi dei processi e le pendenze. Questi i due obiettivi principali che il nostro legislatore in tema di giustizia è in qualche modo vincolato agli impegni assunti con l'Europa. L'emendamento del Governo al ddl AS 1662 approvato dal Senato il 21 settembre 2021 ha, pertanto, queste finalità e per attuarle intende incidere sull'organizzazione. Per quanto riguarda le modifiche alla disciplina del processo, Giovanni Verde, individua quale è l'ideologia sottostante e quali problemi ne derivano.

LEGISLAZIONE

Varata la Delega penale “entrano in scena” l’improcedibilità e la giustizia riparativa

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 237 del 4 ottobre 2021 la legge n. 127, la cosiddetta "Riforma della giustizia penale", recante «Delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari». Il provvedimento legislativo - le cui disposizioni entrano in vigore a partire dal 19 ottobre 2021 - recepisce nella sua versione definitiva numerosi emendamenti governativi proposti dalla ministra Cartabia, anche sulla base dei lavori della Commissione Lattanzi, istituita presso l'Ufficio legislativo del ministero della Giustizia, incaricata di elaborare proposte di riforma in materia di processo e sistema sanzionatorio penale, nonché di prescrizione del reato.

Novella per i reati dal 1° gennaio 2020 e regime intertemporale fino al 2024

La previsione di una nuova causa di improcedibilità - di dubbia natura esclusivamente processuale e con evidenti tracce di diritto sostanziale visto che al ne procedeat imposto dalla declaratoria in parola segue comunque l’estinzione del reato - ha consigliato al legislatore di prevedere anche un regime di diritto intertemporale volto a consentire un’adeguata planata delle nuove disposizioni su una realtà giudiziaria frammentata e plurale.

Dichiarazioni dei detenuti inoltrate all’autorità giudiziaria e al difensore

Tra le norme di immediata precettività la facoltà per il detenuto e per l’imputato/indagato agli arresti domiciliari (o in luogo di cura) ovvero in stato di detenzione domiciliare di presentare dichiarazioni o richieste le quali - iscritte in apposito registro - debbono essere immediatamente comunicate all’autorità giudiziaria competente. D’ora in poi, tali comunicazioni andranno inoltrate anche al difensore nominato.

Sì a una nuova struttura di ausilio anche per i giudici della Cassazione

Dettare una espressa disciplina per l’Ufficio per il processo penale al fine di garantire la ragionevole durata del processo , nonché assicurare un più efficiente impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (così negli atti parlamentari). Questi gli obiettivi che si pone il comma XXVI dell’articolo 1 della Legge delega in commento che si passa ad analizzare.

GIURISPRUDENZA

Elenco di tutti gli argomenti

  1. p

    Processo civile

    Processo penale

  2. r

    Reati contro la pubblica amministrazione

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