CIVILE

Limiti all’uso della cosa comune

LA QUESTIONE il decoro architettonico del fabbricato condominiale costituisce un "bene comune" e, coerentemente, la facciata ed il relativo decoro architettonico di un edificio costituiscono un modo di essere dell'immobile ed un elemento del modo di godimento da parte del suo possessore. Onde la modifica della facciata, comportando un 'interferenza nel godimento medesimo, può integrare una indebita turbativa suscettibile di tutela possessoria.

Il rispetto del decoro architettonico è un limite all'uso del bene comune

L'ANALISI DELLA DECISIONE L'articolo 1102 del Codice Civile non legittima qualsivoglia uso particolare del bene comune da parte del condominio. Esso segna, viceversa, i limiti cui tale uso soggiace e soprattutto pone il principio del rispetto del decoro architettonico, quale condizione della legittimità dell'uso della cosa comune.

Risarcimento dei danni non patrimoniali in relazione all'atto di illecita sottrazione di minore

LA QUESTIONE Nel reato di sottrazione e trattenimento di minore all'estero il risarcimento dei danni non patrimoniali, liquidati, necessariamente in via equitativa, è riconosciuto unicamente in relazione all'atto di illecita sottrazione, per il periodo di protrazione della condotta e determinato in esclusiva considerazione della gravità della condotta e dei risentimenti psicologici subiti.

Domanda risarcitoria da reato: il giudice civile può pronunciarsi sulla sussistenza del reato incidenter tantum

L'ANALISI DELLA DECISIONE Perché il Giudice civile possa accordare un risarcimento del danno da reato, è senz'altro necessario il  previo accertamento della sussistenza degli elementi essenziali del reato, o da parte del Giudice penale o da parte del Giudice civile in via autonoma:  sotto quest'ultimo profilo, è pacifico che giudice penale e giudice civile possono esercitare in assoluta indipendenza il proprio giudizio sul medesimo illecito, senza alcuna interferenza, salvo che nei casi previsti dalla legge a norma degli artt. 651 e 652 c.p.p. e, in particolare, nel caso di sussistenza di una sentenza penale definitiva di condanna o di assoluzione. Fuori da tali ipotesi, il giudice civile ben può pronunciarsi, incidenter tantum , sulla sussistenza del reato, al fine di statuire sulla domanda risarcitoria.

PENALE

Maltrattamenti in famiglia e indole malvagia. Guida alla comprensione dell’animus laedendi (e necandi)

L'ANALISI DELLA DECISIONE In tema di reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e reato di lesioni personali unificati nei fatti in virtù della continuazione, la presente sentenza (Corte di Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, deliberata l’11 gennaio 2021) è pienamente espressiva di un lungo e doloroso percorso afflittivo subito da una donna nei confronti della quale il proprio coniuge, mediante molteplici vessazioni e violenze sessuali e corporali, è stato in grado di epifanizzare un animus connotato da un’indole genuinamente malvagia e incline a ledere. La casistica delittuosa appare altresì potenzialmente idonea a descrivere le dinamiche delittuose pertinenti al bacino criminologico dei cases reports riguardanti i delitti contro la persona, sintomatici questi ultimi di una latente capacità a delinquere tendente alla pericolosità sociale.

AMMINISTRATIVO

Natura permanente dell’illecito edilizio

LA QUESTIONE il carattere vincolato del provvedimento di demolizione comporta la superfluità di una puntuale motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione, sull'effettivo danno all'ambiente o al paesaggio o, ancora, sulla proporzionalità in relazione al sacrificio imposto al privato.

Necessità di una valutazione complessiva e non atomistica dell'abuso edilizio

L'ANALISI DELLA DECISIONE In presenza di opere edificate senza titolo edilizio, peraltro in zona vincolata, l'ordinanza di demolizione - emessa ai sensi dell'art. 31 sia dell'art. 27 D.P.R. 380/2001 - è da ritenersi provvedimento rigidamente vincolato. […] Il carattere vincolato del provvedimento di demolizione comporta la superfluità di una puntuale motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione, sull'effettivo danno all'ambiente o al passaggio o, ancora, sulla proporzionalità in relazione al sacrificio imposto al privato.

Il professionista deve fornire al consumatore ogni informazione necessaria all'assunzione di una decisione commerciale libera e consapevole

L'ANALISI DELLA DECISIONE Condivisibile il giudizio del Collegio romano, il quale ha rilevato una contraddizione intrinseca nelle modalità e nel tenore dell'offerta pubblicitaria diffusa dalla società ricorrente, la quale non ha proposto un semplice evento connesso al passaggio marittimo, bensì una vera e propria minicrociera, in quanto tale assoggettabile alla specifica normativa e ai principi di trasparenza del prezzo e chiarezza delle informazioni fornite ai consumatori.

Elenco di tutti gli argomenti

  1. a

    Arbitrato

    Ambiente e territorio

    Atti e provvedimenti amministrativi

    Appalti

    Armi

  2. c

    Condominio

    Circolazione stradale

    Contratto

    Consumatore

    Concorsi ed esami

  3. d

    Demanio e patrimonio

  4. e

    Edilizia e urbanistica

    Enti locali

  5. g

    Giurisdizione

    Guardia di Finanza

  6. i

    Impugnazioni

  7. l

    Locazioni

  8. m

    Mutuo

  9. p

    Previdenza e assistenza

    Procedimenti speciali

    Proprietà

    Prova penale

    Processo penale

    Pubblico impiego

    Procedimento amministrativo

  10. r

    Responsabilità e risarcimento

    Responsabilità medica

    Reati contro la persona

    Reati contro la fede pubblica

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro l'amministrazione della giustizia

    Reati contro la famiglia

    Reati edilizi

    Reato

  11. s

    Spese di giudizio

    Sanzioni

    Separazione e divorzio

    Sicurezza pubblica e forze di polizia

  12. v

    Vendita

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