LA QUESTIONE Il regolamento contrattuale non prevede il diritto del gestore del social network di recedere ad nutum , atteso che il recesso è espressamente previsto soltanto per l'ipotesi di violazione delle regole contrattuali da parte dell'utente.

L'ANALISI DELLA DECISIONE In tema di social network, la rimozione di un profilo personale o di una pagina a esso collegata in carenza di qualsiasi violazione delle regole contrattuali da parte dell'utente, e in carenza di qualsiasi informazione all'utente delle ragioni della rimozione, configura un inadempimento del gestore, inquadrabile ai sensi dell'art. 1218 c.c.

LA QUESTIONE In materia di rettificazione di attribuzione di sesso, in forza di un'interpretazione costituzionalmente orientata della L. 14 aprile 1982, n. 164, è esclusa la necessità del prerequisito dell'intervento chirurgico di normoconformazione, essendo, tuttavia, necessario l'accertamento rigoroso della serietà e univocità dell'intento, nonché di un'effettiva transizione dell'identità di genere.

L'ANALISI DELLA DECISIONE La sottoposizione al trattamento medico-chirurgico per l'adeguamento dei caratteri sessuali non costituisce più presupposto della pronuncia di rettificazione di sesso.

LA QUESTIONE La fattispecie di reato di cui all'art. 181, comma 1 bis, lett. a), D.Lgs. n. 42 del 2004 deve necessariamente essere ricondotta alla ipotesi di reato contravvenzionale di cui al comma 1 del medesimo articolo, come scaturito dalla declaratoria di parziale incostituzionalità della norma (C. cost. n. 56/2013).

L'ANALISI DELLA DECISIONE L'arresto in commento risulta essere di particolare interesse, perché fa buon governo, non solo dei principi enucleati dalla Giurisprudenza, ma altresì delle tesi provenienti dalla Dottrina, in ordine alla tematica concernente la nozione di reato permanente e la determinazione dei termini di prescrizione dello stesso. Il caso trae origine dalle condotte poste in essere dal proprietario di un immobile, il quale senza le prescritte autorizzazioni eseguiva lavori su beni paesaggistici e, pertanto, veniva tratto a giudizio per rispondere del reato ex art. 181, comma 1 bis, D.Lgs. n. 42 del 2004.

LA QUESTIONE Ai fini della applicabilità dell'art. 131 bis c.p. nelle ipotesi di violazioni urbanistiche e paesaggistiche, la consistenza dell'intervento abusivo, data da tipologia, dimensioni e caratteristiche costruttive, costituisce solo uno dei parametri di valutazione, assumendo rilievo anche altri elementi.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Il caso affrontato dalla Corte di Appello di Palermo è incentrato sull'imputazione di cui all'art. 44, D.P.R. 308/1991, contestata al committente di alcune opere edilizie su di un immobile in zona sottoposta a vincolo storico e sismico e sulla applicabilità dell'art. 131-bis cod. pen.

LA QUESTIONE Ai fini della conversione del permesso di soggiorno per minore età con il permesso di soggiorno per lavoro subordinato, il parere previsto dall'art. 32, comma 1-bis, del d.lgs. n. 286 del 1998, per l'ipotesi del minore sottoposto a tutela, non presenta natura vincolante, in quanto il potere decisorio spetta all'Amministrazione dell'Interno.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Il parere previsto dall'art. 32, comma 1 bis del d.lgs. n. 286 del 1998 per l'ipotesi del minore sottoposto a tutela non presenta natura vincolante […] in quanto il potere decisorio sulla conversione del titolo di soggiorno spetta all'Amministrazione dell'Interno.

LA QUESTIONE Ai fini del rilascio o del rinnovo del permesso di porto d’arma diversa da quella di ordinanza, il richiedente ha l’obbligo di dimostrare lo stato attuale di bisogno; a nulla rilevando l’appartenenza ad una determinata categoria professionale e neanche il difficile contesto territoriale in cui vive o svolge l’attività.

L'ANALISI DELLA DECISIONE Il rilascio del porto d'armi, che è una particolare autorizzazione amministrativa che legittima il titolare a detenere o trasportare l'arma, costituisce una eccezione alla regola generale del divieto di detenere e, soprattutto, di portare al di fuori della propria abitazione delle armi. Onere imposto al richiedente è la prova dell'esistenza del "dimostrato bisogno". Bisogno che deve essere concreto ed attuale.