PRIMO PIANO
EDITORIALE
Il Consiglio dei ministri l'11 febbraio scorso ha approvato la riforma dell'ordinamento giudiziario e del Consiglio superiore della magistratura. Il dibattito che si svilupperà per la sua effettiva entrata a regime non sarà agevole e vedrà le forze politiche impegnate alla ricerca di soluzioni di larga condivisione. Il dato certo è che la giustizia penale, in tutte le sue componenti, evidenzia significativi segni di malessere, lontana dalla domanda di giustizia dei cittadini, in un contesto sociale ed economico fiaccato dall'emergenza sanitaria. Per Giorgio Spangher è quindi necessario essere ottimisti, ma forse non basta.
GIURISPRUDENZA
La tecnica manipolativa del ritaglio, in sede di referendum, non è ammessa se con essa non ci si limita ad abrogare la normativa vigente ma si propone una disciplina giuridica sostanzialmente nuova, non voluta dal legislatore. Lo ha affermato la Corte costituzionale nella sentenza n. 49
È inammissibile la richiesta di referendum sull'abrogazione parziale dell'articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente) poiché, rendendo lecito l'omicidio di chiunque abbia prestato a tal fine un valido consenso, priva la vita della tutela minima richiesta dalla Costituzione. È quanto ha affermato la Corte costituzionale con la sentenza n. 50
Le sentenze monitorie vengono utilizzate quando la Consulta ritiene comunque opportuno attendere che il Legislatore eserciti la sua discrezionalità legislativa, fermo restando che al termine del tempo assegnato, riserva, a questo punto, una pronuncia di incostituzionalità e, quindi, di accoglimento
Il quesito referendario sull'"abrogazione di disposizioni penali e di sanzioni amministrative in materia di coltivazione, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope" è inammissibile, secondo la costante giurisprudenza sull'articolo 75 della Costituzione, perché si pone in contrasto con le Convenzioni internazionali e la disciplina europea in materia, difetta di chiarezza e coerenza intrinseca ed è, infine, inidoneo allo scopo. È quanto ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 51.
Si voterà tra maggio e giugno su (quasi) tutti i quesiti che riguardano la giustizia. Però non su quello sulla responsabilità civile dei magistrati e neppure su quello in materia di stupefacenti. Il deposito delle decisioni della Consulta dell'8marzo scorso fa chiarezza sui quesiti ritenuti ammissibili
La restrizione ai domiciliari per altra causa è, al pari della detenzione intramuraria, un legittimo impedimento a comparire; per l'affidamento diretto non scatta il reato per la trattativa privata; per una donazione indiretta simulata dietro un'apparente compravendita è possibile esperire l'azione di simulazione; per il soppalco serve necessario il permesso se la struttura è di grandi dimensioni: sono questi principali temi oggetti attenzione delle Corti
LEGISLAZIONE
Con un nuovo decreto legge n. 13 del 2022 il Governo, senza attendere le tempistiche dell ’iter di conversione, interviene sul fronte frodi fiscali modificando il Dl 4/2022 .
Cambiano per la quarta volta in poco più di tre mesi le regole sulle cessioni dei crediti d’imposta legati ai bonus casa, superbonus compreso.
Il decreto legge 25 febbraio 2022 n. 13, pubblicato sulla “ Gazzetta Ufficiale ” n. 47 del 25 febbraio 2022, contiene «misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia», nonché sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
L’azione di risarcimento danni, nei confronti degli amministratori di una società a responsabilità limitata per l’attività da costoro posta in essere dopo il verificarsi di una causa di scioglimento della società medesima è ammissibile se sono stati posti in essere atti di gestione non aventi una finalità meramente conservativa del patrimonio sociale, sussiste un danno per la società e si accerta un nesso di causalità tra condotta e danno. Lo hanno affermato i giudici della prima sezione della Cassazione con l’ordinanza 5 gennaio 2022 n. 198
Lla Suprema corte ha evidenziato che a fronte della allegazione della curatela relativa al compimento, da parte dell’amministratore, successivamente al verificarsi della causa di scioglimento della società di atti - aventi senz’altro natura negoziale - produttivi di nuovi debiti, sarebbe stato onere dell’amministratore provare che gli atti in oggetto non fossero espressione della normale attività di impresa, ma avessero una natura meramente liquidatoria.
PENALE
GIURISPRUDENZA
La Corte Costituzionale, con la sentenza 24 gennaio 2022, n. 18 (testo in calce), ha stabilito che viola il diritto di difesa sancito dalla nostra Carta Costituzionale la disposizione contenuta all'interno dell'art. 41-bis ord. penit., che impone il visto di censura sulla corrispondenza tra il detenuto sottoposto al carcere duro ed il proprio difensore.
Con l’importante pronuncia in commento, la Corte costituzionale ha accolto la questione di costituzionalità dell’articolo 41- bis, comma 2- quater , lettera e), della legge 26 luglio 1975, n. 354 (Ordinamento penitenziario).
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
E questo anche nei casi in cui la direttiva 2005/36 sul riconoscimento delle qualifiche professionali (recepita in Italia con Dlgs n. 206/2007), come modificata dalla 2013/55 (recepita in Italia con il Dlgs n. 15/2016) non sia applicabile, con ciò precisando che le regole fondamentali del Trattato hanno applicazione in ogni caso in cui si configuri un ostacolo alla libera circolazione, anche se la direttiva non possa essere applicata perché l'interessato non ha completato l'iter nel Paese di origine ( per il testo della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea: ntplusdiritto.ilsole24ore.com).