LA QUESTIONE L'obbligo di fedeltà ex articolo 2105 cod. civ. riguarda "attività analoghe" a quelle indicate nell'oggetto sociale del datore di lavoro e dunque lesive degli interessi di quest'ultimo.
L'ANALISI DELLA DECISIONE In tema di obbligo di fedeltà del lavoratore di cui all'art. 2105 c.c., ciò che viola il dovere sancito dalla norma sono appunto gli "affari", ossia non le attività occasionali, e tanto più se offerte con modalità informali ed ingenue […], ma solo attività analoghe a quelle previste nell'oggetto sociale del datore di lavoro, che siano organizzate però anch'esse in forma di impresa […], o perlomeno che siano almeno abituali.
LA QUESTIONE Non ha diritto al Reddito di Cittadinanza il componente del nucleo familiare disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa. Il sussidio spetta tuttavia in misura ridotta al nucleo familiare del dimissionario.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il Tribunale marchigiano ha escluso l’erogazione del reddito di cittadinanza a favore del solo componente della famiglia che abbia volontariamente e senza giusta causa lasciato il lavoro, riconoscendo - per converso - il diritto al sussidio, ma in misura ridotta, del ricorrente appartenente allo stesso nucleo familiare.
LA QUESTIONE La finalità del divieto di fermata va ravvisata nell'assicurare il libero transito o la piena visibilità di un luogo, sicché l'evento verificatosi nel caso di esame non appare appartenere alla tipologia dei rischi che la norma vuole evitare.
L'ANALISI DELLA DECISIONE Il Tribunale ha escluso la responsabilità dell’imputato chiamato a rispondere della violazione dell’art. 590 bis per aver lasciato la propria autovettura parcheggiata in zona soggetta a divieto di fermata, in tal modo costituendo un ostacolo sul quale era rovinata la vittima, alla guida di un monopattino, il comportamento della quale aveva però assunto un apprezzabile rilievo nello sviluppo seriale del sinistro, giacché si era inserito nella catena causale che aveva determinato l’evento di danno.
LA QUESTIONE Ai fini dell'accesso ad un concorso pubblico l'esibizione della certificazione verde Covid sopperisce al mancato riconoscimento del QR code.
L'ANALISI DELLA DECISIONE I Giudici del Tar Emilia Romagna hanno accolto la domanda dei ricorrenti con Green Pass non valido apparendo prima facie tale esclusione illegittima dal momento che il mancato riconoscimento del QR Code da parte dell’app.VerificaC19 (in assenza di fondati dubbi sulla relativa autenticità) appare sanabile mediante esibizione della certificazione, fidefacente, circa l’avvenuta vaccinazione. Ragionando a contrario , diritti costituzionalmente riconosciuti e tutelati (quali il diritto allo studio o l’accesso ai pubblici uffici) sarebbero condizionati dal funzionamento di un applicativo mobile.
LA QUESTIONE Il bando, per favorire l'imprenditoria femminile, ha previsto l'assegnazione di un punto per le domande presentate da soggetti di sesso femminile ponendo i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di vantaggio con effetti paradossalmente discriminatori.
L'ANALISI DELLA DECISIONE La disposizione dell’Avviso pubblico che prevede l’assegnazione “tout court” di un ulteriore punto per l’impresa femminile è illegittima, […], poiché viola il divieto, normativamente imposto (in primo luogo a livello costituzionale), di ogni discriminazione sulla base del sesso, oltreché la regola iuris della parità di trattamento tra i partecipanti di un confronto concorrenziale.
