PRIMO PIANO
EDITORIALE
La Magistratura associata ha chiamato all'astensione dalle udienze la categoria il 16 maggio scorso, in occasione del voto in Parlamento sul testo della riforma del Csm. Per il professor Giovanni Verde lo sciopero è l'occasione per una riflessione sull'utilizzo dello strumento e delle ragioni che hanno portato alla proclamazione, in quanto se la magistratura agisce a tutela dei singoli, lo stop alle attività è un'azione legittima, ma se agisce a tutela delle sue prerogative, si dovrebbe investire della questione la Corte costituzionale.
LEGISLAZIONE
Il Dl 17 maggio 2022 n. 50 contiente le misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.
Nella tabella sottostante si riportano le novità di maggior interesse per gli operatori giuridici contenute nel decreto legge n. 50/2022.
Nell'ambito del nuovo decreto legge n. 50/2022 destinato all'introduzione di ulteriori misure urgenti in materia di attuazione del Pnrr, non potevano mancare norme dirette a inseguire il mito della semplificazione – normativa e burocratica – in tema di procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché di gare d'appalto
Le principali novità in tema di appalti riguardano gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici e specifiche per l'ipotesi che i lavori siano oggetto di concessione
Il decreto Aiuti riscrive anche il calendario delle scadenze relative al superbonus: il termine - che sarebbe scaduto il prossimo 30 giugno -per l'effettuazione (almeno) del 30 per cento dell'intervento sulle villette, slitta al 30 settembre 2022, ferma restando la scadenza ultima fissata (per il momento) al 31 dicembre 2022
L'articolo 33 del Dl 50/2022 prevede l'erogazione, in via eccezionale, di un'indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle casse private previa istituzione di un fondo nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con una dotazione e relativo limite di spesa pari a 500 milioni di euro per l'anno 2022
GIURISPRUDENZA
Comunione de residuo: per le sezioni Unite il coniuge non imprenditore vanta un credito verso l'altro coniuge imprenditore. Patti scritti tra avvocati e clienti. Peculato per il cancelliere che si appropria di marche, o denaro ricevuto dagli avvocati per acquistarle. One shot temperato per la Pa. Imputato e diritto a presenziare il procedimento. Sono alcuni titoli delle principali sentenze della settimana.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
La Suprema corte con la sentenza 14096/2022 ha cassato con rinvio la decisione del giudice d'appello che aveva dichiarato l'inammissibilità dell'appello sulla base del mero dato formale di avere l'appellante ritirato il proprio fascicolo all'udienza di precisazione delle conclusioni e averlo poi depositato oltre il termine fissato per il deposito delle comparse conclusionali
La decisione in commento si lascia apprezzare perché si pone in aperto (e pienamente condivisibile) contrasto con la tanto deplorevole quanto diffusa concezione del diritto processuale civile come insieme di norme formalistiche. Come opportunamente affermato apertis verbis dalla Suprema corte, infatti, le violazioni delle norme processuali possono impedire che il processo si concluda con una pronuncia sul merito della causa esclusivamente ove queste diano luogo a vizi insanabili
Nel nostro sistema, dal definitivo abbandono del principio della cosiddetta efficacia riflessa del giudicato, consegue che, ragionevolmente, debba negarsi la possibilità che tale efficacia riflessa possa, indirettamente, determinarsi o provocarsi per via giudiziale. Così la sentenza della Cassazione con la sentenza 12969/2022.
Per la Corte, non vale più il principio dell’automaticità dell’estensione della sentenza o, per meglio dire, dell’efficacia riflessa del giudicato , ma occorre che l’assicurazione sia stata messa in condizioni, giudizio per giudizio, di parteciparvi.
PENALE
GIURISPRUDENZA
La sentenza n. 14721/2022 - depositata lo scorso 14 aprile - con cui la sezione VI penale della Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna pronunciata a carico di un consigliere comunale per (tentato) abuso d'ufficio in concorso per aver assunto l'incarico di consulente presso l'azienda municipalizzata deputata alla raccolta dei rifiuti nel medesimo Comune ove era stato eletto; azienda che gli aveva, poi, erogato i compensi economici per la prestata attività consulenziale, dietro presentazione di fatture
La Suprema corte, accogliendo il ricorso dell'imputato, ha escluso senza mezzi termini il presupposto della condotta dell'abuso – espresso dalla tipizzata formula "nello svolgimento della funzione" – rilevando un comportamento, da parte dell'intraneus, non espressivo dell'attività pubblica affidatagli, avendo "pacificamente" assunto il contestato incarico professionale nella veste di privato cittadino e non nell'ambito dell'esercizio funzionale dell'ufficio di consigliere comunale
AMMINISTRATIVO
La delibera comunale che, in termini generici e meramente programmatici, indichi l'intento di promuovere la candidatura dell'ente per l'ottenimento di fondi legati al Pnrr ovvero di eventuali bandi di altri soggetti alle tematiche del Pnrr si presenta inidonea allo specifico fine. Lo ha stabilito il Tar Valle d'Aosta sentenza 10 maggio 2022 n. 28.
All'esito del giudizio, il Tar esclude la rilevanza della predetta delibera, per i termini generici di formulazione e per l'effetto meramente programmatico. Da tale esito conseguiva anche il rigetto della domanda risarcitoria.
COMUNITARIO E INTERNAZIONALE
Se le autorità nazionali, con la dovuta diligenza, compiono tutti gli sforzi per notificare a un imputato le informazioni sul processo penale nei suoi confronti, il procedimento può essere svolto in contumacia. Tuttavia, dopo la notifica della condanna, l'interessato può far valere, in linea di principio, il diritto a una riapertura del processo. È quanto ha stabilito la Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata il 19 maggio 2022 nella causa C-569/20.