PRIMO PIANO
EDITORIALE
Nell'attesa dei decreti delegati collegati alla legge delega n. 206 del 2021(riforma del processo civile) si sta consumando un po' nel silenzio generale l'inizio del "de profundis" dei tribunali per i minorenni in favore dell'istituzione di un «Tribunale Unico per le persone, i minorenni e la famiglia» e del relativo ufficio di procura specializzata. Secondo il Presidente dell'Aimmf Cristina Maggia l'operazione voluta dalla legge n. 206 presenta molti rischi e pochissimi vantaggi, tra le controindicazioni c'è senz'altro che la nuova struttura porterà al totale svuotamento di senso dell'attuale sistema di protezione proprio dei minori più svantaggiati.
GIURISPRUDENZA
È tra i principi cardini cui si è ispirata la sentenza n. 131/2022 della Consulta , che ha preso posizione sull’ automatica attribuzione codicistica del solo cognome paterno , ed evidenziando che ciò “si traduce nell’invisibilità della madre” e al contempo è segno di diseguaglianza fra i genitori, che “si riverbera e si imprime sull’identità del figlio”
Obbligo mascherine agli esami. Esercizio abusivo a carico dell'abogado che esercita senza comunicazione all'Ordine. Sul convenuto per violazione delle distanze legali incombe dimostrare l'intercorsa usucapione. Cgue: rinuncia all'eredità in qualsiasi Stato membro. Questi i temi più importanti affrontati in settimana dalla giurisprudenza nazionale e comunitaria
CIVILE
GIURISPRUDENZA
Il principio affermato dai giudici della Cassazione prevede che l'assegnazione della casa familiare a uno dei coniugi, cui l'immobile non appartenga in via esclusiva, non comporta una decurtazione del valore della proprietà, pone fine a un lungo dibattito che negli anni ha impegnato la dottrina e la giurisprudenza, risolvendo una questione che ha degli indubbi risvolti pratici in sede di separazione e di divorzio.
Condivisibile la strada percorsa dalla sentenza delle sezioni Unite che sposando l'orientamento più risalente (Cassazione 15 ottobre 2004 n. 20319, citato; Cassazione 17 settembre 2001 n. 11630, cit.) ha stabilito che, nel caso in cui lo scioglimento della comunione immobiliare si attui mediante attribuzione dell'intero al coniuge affidatario della prole, il valore dell'immobile oggetto di divisione non può risentire del diritto di godimento già assegnato allo stesso a titolo di casa coniugale
È ancora possibile un rinnovo oltre i termini in extremis della notifica dell'atto di appello quando il domicilio della controparte è cambiato, ma soltanto se la notifica non è stata regolarmente comunicata
E allora è bene che il lettore, in particolare alle prime armi, tenga presente che la via della notifica della sentenza e del susseguente atto di appello è irta di trabocchetti, non di rado appositamente predisposti dalla controparte.
PENALE
GIURISPRUDENZA
Sequestro preventivo a fini di confisca a carico dell'ente collettivo: è ammissibile il dissequestro parziale delle somme di denaro al fine di provvedere al pagamento delle imposte dovute dalla società, quale profitto da attività illecite, alla stringente condizione che l'entità del vincolo reale, pur legittimamente determinato, nella sua concreta dimensione afflittiva, metta in pericolo l'esistenza stessa del soggetto economico e la sua operatività corrente e che sia impresso un vincolo espresso di destinazione a pagamento del debito tributario in forme controllate.
Così la sentenza n. 13936/2022, depositata lo scorso 11 aprile, con cui la Sesta sezione penale della Cassazione – pronunciandosi per la prima volta , nel silenzio sul punto del Dlgs 231/2001, sul tema della svincolo parziale delle somme sequestrate a fini di confisca per pagare le imposte sui redditi illecitamente lucrati a mezzo della commissione del reato presupposto.
AMMINISTRATIVO
L'occupazione di suolo pubblico richiede invero un provvedimento di concessione rilasciato dal Comune competente, provvedimento che non può essere sostituito dal silenzio-assenso ex articolo 20 della legge 241 del 1990 considerato che il procedimento concessorio presuppone l'esercizio di una potestà discrezionale anzitutto sull'an, che esclude in radice l'applicabilità del regime del silenzio-assenso. Lo ha detto il Consiglio di Stato sentenza 4660/2022.
Anche una apparentemente banale controversia in tema di occupazione di suolo pubblico costituisce l'occasione, per i giudici amministrativi, di trattare una pluralità di temi rilevanti, dal riparto di giurisdizione alla costituzione del rapporto concessorio, passando altresì per il versante processuale connesso alla domanda risarcitoria