PRIMO PIANO

EDITORIALE

LEGISLAZIONE

Uffici, senza interventi strutturali «Programma di gestione» a rischio

Dal punto di vista dell'efficienza i carichi esigibili – ove individuati in via generale a livello nazionale e poi magari declinati nelle singole realtà territoriali - potevano meglio rappresentare una concreta unità di misura del lavoro "sostenibile" dal magistrato, mentre la loro sostituzione con i "risultati attesi", ufficio per ufficio, potrebbe spostare il rischio del mancato raggiungimento dei risultati impostati (magari in maniera frettolosa o poco attenta) sui singoli magistrati, individuati poi quali unici responsabili del fallimento (ed esposti, perciò, anche ad eventuali azioni disciplinari), specialmente laddove le condizioni concrete di lavoro (carichi troppo elevati e dunque non sostenibili) non consentivano l'ottenimento di risultati diversi

Quel legame tra valutatore e valutati che non argina il potere delle correnti

Il sistema elettorale previsto dalla riforma appare però piuttosto complesso. Anche per questo non sembra in grado di raggiungere uno degli obiettivi proclamati: quello di limitare il potere delle correnti. Anzi, fra le conseguenze più probabili ci sarà, come già notato, una tendenziale sovra rappresentazione delle correnti relativamente più forti

Quelle pericolose commistioni tra valutazione e disciplinare

Posto ciò, nonostante tra le due decisioni tra procedimento di valutazione e quello disciplinare non sussista alcun automatismo, con la previsione di cui alla lettera i), n. 4, il Legislatore interviene sul rapporto intercorrente tra i due procedimenti disponendo che al momento della valutazione del magistrato debba essere preso in considerazione anche il fatto accertato in sede disciplinare qualora sia talmente grave da incidere in maniera negativa sull'intero periodo oggetto di valutazione

Concorso magistratura: va in soffitta l’attuale modello di “secondo grado”

Marcia indietro per il concorso in magistratura. Il Governo è stato delegato a ripensare la procedura concorsuale per il ruolo di magistrato ordinario al fine di consentire l’immediata partecipazione ai laureati che abbiano conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, rendendo così il concorso (nuovamente) “di primo grado”

Ordinamento militare “sotto la lente”: riassetto previsto entro giugno 2025

Sarà quindi necessario aspettare, in primo luogo, l'emanazione dei decreti attuativi in materia di riforma dell'ordinamento giudiziario comune (che dovranno essere adottati nel termine di un anno dall'entrata in vigore della legge delega, ovvero entro il 21 giugno 2023); adottati i decreti legislativi in parola, potrà procedersi, entro due anni dal termine per la loro adozione (e, pertanto, non oltre il 21 giugno 2025), all'adozione dei decreti legislativi di riforma dell'ordinamento giudiziario militare.

Necessaria una normativa ad hoc per il fenomeno delle “porte girevoli”

Il capo in oggetto disciplina - direttamente e senza alcuna delega al governo - il fenomeno indicato nel dibattito pubblico con l'espressione "porte girevoli"; si tratta del tema dell'eleggibilità dei magistrati nelle competizioni elettorali e/o dell'assunzione di incarichi di governo nazionale o locale ed il successivo loro ricollocamento in ruolo.

PRASSI

Una particolare tipologia di lesione che non tollera gli automatismi

Viene alla mente, per concludere, un vecchio proverbio cinese «quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito». Ovvero: ancora una volta è l'uomo con la sua sofferenza l'oggetto della nostra osservazione e la "tabella" rappresenta solamente il dito col quale "il saggio" indirizza la ricerca della sintesi dal generale al particolare del caso concreto, uscendo quindi dalla mera consuetudine, fonte di meccanicità e automatismi, per elevare la dimensione del danno reale alla misura corretta e congrua nella diversità che caratterizza in modo mai schematizzabile la sofferenza soggettiva

GIURISPRUDENZA

Elenco di tutti gli argomenti

  1. g

    Giustizia

  2. r

    Responsabilità e risarcimento

  3. s

    Società e imprese

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