Dopo la conclusione del XXXV Congresso nazionale forense - tenutosi a Lecce dal 6 all’8 ottobre - continua il dibattito sugli aspetti di rilievo emersi nel corso dell'Assise.
Dopo la conclusione del XXXV Congresso nazionale forense - tenutosi a Lecce dal 6 all’8 ottobre - continua il dibattito sugli aspetti di rilievo emersi nel corso dell'Assise.
Dopo la conclusione del XXXV Congresso nazionale forense - tenutosi a Lecce dal 6 all’8 ottobre - continua il dibattito sugli aspetti di rilievo emersi nel corso dell'Assise.
Dopo la conclusione del XXXV Congresso nazionale forense - tenutosi a Lecce dal 6 all’8 ottobre - continua il dibattito sugli aspetti di rilievo emersi nel corso dell'Assise.
L'Amministrazione, in sede di esercizio e di riedizione del potere, deve ricercare non già il totale sacrificio dell'uso produttivo di energia pulita delle aree contigue alle aree vincolate (nella specie croci votive), secondo una logica meramente inibitoria, bensì una soluzione comparativa e dialettica fra le esigenze dello sviluppo sostenibile e quelle afferenti al paesaggio culturale. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza 8167/2022
La sesta sezione del Consiglio di Stato, tradizionalmente al centro del dibattito per le competenze in materia di beni culturali e di energia e comunicazioni, con la sentenza in commento dimostra, per un verso, di ben comprendere l'evoluzione del dibattito e dell'ordinamento europeo e nazionale e, per un altro verso, di saper cogliere l'occasione per svolgere un approfondimento di fondo, tracciando una sorta di duplice linea guida
In ordine alla responsabilità civile da circolazione, il costo sopportato dal danneggiato per l'attività stragiudiziale svolta in suo favore da un avvocato, diretta sia a prevenire il processo, sia ad assicurarne un esito favorevole, ancorché detta attività possa essere svolta personalmente, si deve considerare un danno emergente che, se allegato e provato, deve essere risarcito ai sensi dell'articolo 1223 del codice civile. (Cassazione, n. 26368/2022)
Una recente ordinanza della Suprema Corte (Cass. Civ., Sez. VI - 5, Ord., 6 settembre 2022, n. 26183) si sofferma ancora una volta sull'applicazione dell'IRAP all'impresa familiare, fissando il seguente principio: L'impresa familiare può essere assoggettata ad Irap purché ricorra il requisito dell'autonoma organizzazione
L'ordinanza consente di richiamare succintamente le problematiche civilistiche sottese all'impresa familiare, istituto estremamente complesso, introdotto dalla legge n. 151 del 1975 per tutelare il lavoratore ed evitare forme di sfruttamento
Recentemente la Cassazione (sezione civile III) ha statuito con sentenza numero 27474 pubblicata il 20 settembre 2022 un importante principio: la clausola di un contratto locativo a usi diversi che imponga al locatario l'onere di dover corrispondere le imposte ricadenti sull'immobile non è inficiata da nullità per cui non viola le norme imperative né l'art. 53 Cost. (secondo il quale il concorso alle spese pubbliche è modellato sulla personale capacità contributiva).
Nessuna violazione di norme imperative se la clausola integra il canone di affitto
In effetti, secondo un primo indirizzo interpretativo, la persona offesa non sarebbe legittimata al ricorso per cassazione, perché le disposizioni in tema di impugnazione cautelare non la annoverano tra i titolari del potere (da ultimo, sezione V, 17 maggio 2017, p.o. in proc. B. e altri).Secondo un opposto orientamento dovrebbe invece riconoscersi la legittimazione della persona offesa all'impugnazione mediante ricorso per cassazione (tra le altre, sezione VI, 5 febbraio 2015, p.c. in proc. D.)
La soluzione negativa, secondo la Corte, non si pone in contrasto con la normativa sovranazionale che, pur rafforzando il diritto all'ascolto e all'intervento informativo della persona offesa, non impone di necessità agli ordinamenti nazionali di prevedere il diritto all'impugnazione del provvedimento in materia di libertà personale
Il Consiglio di Stato (Sezione VI, Sentenza 12 settembre 2022, n. 7896) ha riconosciuto insussistenti i presupposti per consentire l'accesso di una giornalista RAI ai curricula e alle schede di valutazione, richieste tramite istanza, con la quale aveva lamentato asserite illegittimità nelle procedure di conferimento di taluni incarichi.
In relazione ai documenti materialmente esistenti (schede di valutazione e curricula), si è riscontrata la carenza di interesse all'accesso, non sussistendo il nesso di necessaria strumentalità caratterizzante l'istituto dell'accesso difensivo, necessario per l'accoglimento della domanda di parte.
Alle già numerose sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea in materia di indennizzo per ritardi, cancellazioni di voli, perdita di bagagli, si aggiunge la sentenza depositata il 6 ottobre relativa alla causa C-436/21 (flightright GmbH) con la quale Lussemburgo ha chiarito la nozione di volo in coincidenza ai fini dell'accessibilità agli strumenti messi a disposizione dei passeggeri per ottenere una compensazione pecuniaria
