PRIMO PIANO

EDITORIALE

Il sismografo dell’avvocatura registra le oscillazioni ma trascura il terremoto

Il Rapporto Censis 2023 fotografa con precisione lo stato della professione e registra ogni minima variazione da un anno all'altro. Ma il cambiamento dirompente dell'intelligenza artificiale, più volte annunciato, ora è davvero alle porte. Solo un grande progetto innovativo e di servizi tecnologici gestito dal Cnf potrebbe trasformare un passaggio molto critico in una grande opportunità per gli iscritti.

LEGISLAZIONE

Un recepimento a tratti carente che lascia ampi spazi all’esegesi

In estrema sintesi l'intervento normativo introduce nell'ambito del Codice del consumo un nuovo rimedio processuale collettivo, riservato alla legittimazione delle associazioni dei consumatori e degli utenti e degli organismi pubblici indipendenti nazionali, volto a fornire tutela ai consumatori, a prescindere da una loro adesione, delle posizioni giuridiche loro riconosciute da un amplissimo ed assai eterogeneo numero di disposizioni del diritto dell'Unione europea.

Il rito “semplificato di cognizione” è il modello processuale prevalente

I primi periodi del comma 7 del nuovo articolo 140-septies del Cdc stabiliscono in via generale che «Il procedimento è regolato dal rito semplificato di cui al libro secondo, titolo I, titolo I, capo III-quater, del codice di procedura civile, in quanto compatibile. Non si applica il primo comma dell'articolo 281-duodecies del codice di procedura civile» (che consente al giudice, valutata la complessità della lite e dell'istruzione probatoria, di disporre il mutamento dal rito semplificato a quello ordinario di cognizione).

La sentenza di accoglimento diventa a contenuto variabile

Il provvedimento di accoglimento dell’azione rappresentativa con cui sia chiesta l’adozione di misure compensative, può avere contenuti assai diversificati , a seconda che, da un lato , sia necessario lo svolgimento di una fase di accertamento della posizione dei singoli membri del gruppo di consumatori ovvero, dall’altro lato , questa fase sia superflua, per essere il provvedimento assunto già di per sé in grado di fornire tutela alle loro posizioni giuridiche.

Le “inibitorie” con fase preliminare esaltano le differenze nelle scelte

La scelta di prevedere anche per le azioni rappresentative inibitorie la celebrazione della medesima fase preliminare prevista per quelle compensative, nonostante possa apparire dissonante rispetto al sistema delle azioni collettive emergente dal codice di rito (nel quale soltanto l'azione di classe è necessariamente preceduta dalla fase di ammissibilità, che non è prevista per l'azione inibitoria collettiva), è imposta dall'articolo 7, comma 3, della Direttiva UE 2020/1828.

GIURISPRUDENZA

Vizi di vendita, la denuncia nei termini grava su chi ha acquistato la cosa

In tema di garanzia per i vizi della cosa venduta, eccepita dal venditore la tardività della denuncia rispetto alla data di consegna della merce incombe sull'acquirente. Rapina con la mascherina anticovid, sì all'aggravante del travisamento anche se era obbligatoria. Se il processo dura troppo il magistrato rischia una condanna della Corte dei conti. Annullato il nulla osta Ue agli aiuti italiani alle compagnie aree durante la pandemia Covid-19. Sono alcuni dei temi affrontati in settimana dai giudici.

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