L'approvazione - in zona Cesarini - del comma 380 della legge di bilancio per l'anno finanziario 2023 - che ha anticipato l'entrata in vigore della maggior parte delle nuove disposizioni dalla data inizialmente prevista del 30 giugno 2023 a quella assai più prossima del 28 febbraio 2023, ma alcune previsioni sono già applicabili dal 1° gennaio 2023 e, per aggravare ulteriormente la situazione, perfino ai procedimenti già pendenti a tale data, davanti sia ai tribunali, sia alle corti d'appello, sia alla Corte di cassazione - rischia di provocare il caos negli uffici giudiziari. Nella riflessione di apertura - che avvia i nostri approfondimenti sul Dlgs 149 del 2022 - il professor Giuseppe Finocchiario stigmatizza il comportamento del Legislatore.

L'approvazione - in zona Cesarini - del comma 380 della legge di bilancio per l'anno finanziario 2023 - che ha anticipato l'entrata in vigore della maggior parte delle nuove disposizioni dalla data inizialmente prevista del 30 giugno 2023 a quella assai più prossima del 28 febbraio 2023, ma alcune previsioni sono già applicabili dal 1° gennaio 2023 e, per aggravare ulteriormente la situazione, perfino ai procedimenti già pendenti a tale data, davanti sia ai tribunali, sia alle corti d'appello, sia alla Corte di cassazione - rischia di provocare il caos negli uffici giudiziari. Nella riflessione di apertura - che avvia i nostri approfondimenti sul Dlgs 149 del 2022 - il professor Giuseppe Finocchiario stigmatizza il comportamento del Legislatore.

L'approvazione - in zona Cesarini - del comma 380 della legge di bilancio per l'anno finanziario 2023 - che ha anticipato l'entrata in vigore della maggior parte delle nuove disposizioni dalla data inizialmente prevista del 30 giugno 2023 a quella assai più prossima del 28 febbraio 2023, ma alcune previsioni sono già applicabili dal 1° gennaio 2023 e, per aggravare ulteriormente la situazione, perfino ai procedimenti già pendenti a tale data, davanti sia ai tribunali, sia alle corti d'appello, sia alla Corte di cassazione - rischia di provocare il caos negli uffici giudiziari. Nella riflessione di apertura - che avvia i nostri approfondimenti sul Dlgs 149 del 2022 - il professor Giuseppe Finocchiario stigmatizza il comportamento del Legislatore.

L'approvazione - in zona Cesarini - del comma 380 della legge di bilancio per l'anno finanziario 2023 - che ha anticipato l'entrata in vigore della maggior parte delle nuove disposizioni dalla data inizialmente prevista del 30 giugno 2023 a quella assai più prossima del 28 febbraio 2023, ma alcune previsioni sono già applicabili dal 1° gennaio 2023 e, per aggravare ulteriormente la situazione, perfino ai procedimenti già pendenti a tale data, davanti sia ai tribunali, sia alle corti d'appello, sia alla Corte di cassazione - rischia di provocare il caos negli uffici giudiziari. Nella riflessione di apertura - che avvia i nostri approfondimenti sul Dlgs 149 del 2022 - il professor Giuseppe Finocchiario stigmatizza il comportamento del Legislatore.

Il Dlkgs 149/2022 attua la legge 26 novembre 2021 n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il Dlkgs 149/2022 attua la legge 26 novembre 2021 n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il Dlkgs 149/2022 attua la legge 26 novembre 2021 n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il Dlkgs 149/2022 attua la legge 26 novembre 2021 n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il Dlkgs 149/2022 attua la legge 26 novembre 2021 n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il Dlkgs 149/2022 attua la legge 26 novembre 2021 n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il Dlkgs 149/2022 attua la legge 26 novembre 2021 n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il Consiglio nazionale forense, Ufficio Studi, ha diramato un documento che riepiloga e sintetizza le anticipazioni e le proroghe, nell'ambito della giustizia civile, che rappresentano ulteriori novità rispetto alla Riforma cosiddetta "Cartabia" (Dlgs n. 149/2022

Il Consiglio nazionale forense, Ufficio Studi, ha diramato un documento che riepiloga e sintetizza le anticipazioni e le proroghe, nell'ambito della giustizia civile, che rappresentano ulteriori novità rispetto alla Riforma cosiddetta "Cartabia" (Dlgs n. 149/2022

La competenza è elevata, per le cause relative a beni mobili, a diecimila euro, e fino a venticinquemila per le cause indicate nel secondo comma, ossia per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e di natanti

La riforma Cartabia interviene anche con riferimento all’istituto dell’ispezione, quale mezzo riservato all’organo giudicante per acquisire al processo tutti quegli elementi come persone, cose, luoghi, che per motivi diversi non possano essere assunti con i normali strumenti di prova.

La riforma del processo civile tocca anche il tema dei consulenti tecnici d'ufficio e lo fa in due articoli, il 4 e il 16 . Il primo contiene l e disposizioni dedicate ai Ctu: dalla costituzione dell'albo alle iscrizioni fino al conferimento dell'incarico da parte del giudice. Nel secondo troviamo le modifiche in materia di albi dei Ctu esercenti le professioni sanitarie.

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E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge 1/2023, recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori

Dal 3 gennaio scorso è in vigore una nuova disciplina volta a regolamentare le attività di soccorso in mare delle navi umanitarie

Il legislatore urgente opta per un (ritorno al) regime sanzionatorio amministrativo, (ri)affidato ai Prefetti, in luogo del regime penalistico (introdotto dal Dl Lamorgese n. 130/2020 in sostituzione del precedente regime amministrativistico già adottato col Dl Salvini n. 53/2019)

Trattamento sanitario obbligatorio. Enti locali, "stabilizzazione" anche in una posizione inferiore Se la presenza dell'avvocato di fiducia è obbligatoria il mancato avviso dell'udienza rappresenta un vizio insanabile. Ok ai permessi per paternità anche se la madre-compagna è "casalinga". No al rinvio alla CGUE se l'interpretazione non è dubbia. Questi e altri i "titoli" delle decisioni della settimana

Le clausole contenute in un contratto di prestazione di servizi legali, che servono a determinare l'onorario, devono essere chiare e comprensibili per il consumatore/cliente. Di conseguenza, non è sufficiente indicare che l'importo sarà stabilito secondo il principio della tariffa oraria perché l'indicazione di quest'unico parametro non permette al consumatore di predeterminare i costi complessivi che dovrà pagare per ottenere i servizi legali. Lo ha chiarito la Corte di giustizia dell'Unione europea con la sentenza depositata il 12 gennaio 2023 nella causa C-395/21.