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Detenzione stupefacenti, non c’è favoreggiamento se l’attività criminosa non è cessata

Il reato di favoreggiamento non è configurabile, con riferimento alla illecita detenzione di sostanze stupefacenti, in costanza di detta detenzione, perché, nei reati permanenti, qualunque agevolazione del colpevole, posta in essere prima che la condotta di questi sia cessata, si risolve - salvo che non sia diversamente previsto - in un concorso nel reato. Lo dice la Cassazione con la sentenza 25983/2021.

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