PRIMO PIANO
EDITORIALE
IL TEMA DELLA SETTIMANA È stata presentata lo scorso 27 dicembre la relazione annuale sull’esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo. Oltre all’esame della posizione italiana in rapporto al contenzioso a Strasburgo sono stati evidenziati anche gli interventi messi a punto per superare le criticità strutturali messe in luce nelle diverse sentenze. La fotografia che ne viene fuori è un calo degli esborsi dello Stato: dai 77 milioni di euro corrisposti nel 2015 si è passati nel 2017 a 4,5 milioni. Sul fronte però della tutela effettiva dei diritti umani l’azione del nostro Paese è ancora in ritardo e l’istituto della rivalsa continua a incontrare ostacoli nell’applicazione.
LEGISLAZIONE
Con il decreto legge n. 2 del 2019 è stato stabilito che l'assemblea ordinaria per la elezione dei consigli ordinari forensi si svolga, per il rinnovo normale, non più entro il mese di gennaio successivo alla scadenza (in tal caso entro il mese di gennaio 2019 come del resto già previsto) ma piuttosto entro il mese di luglio 2019.
Al di là del dato terminologico appare evidente che il legislatore ha voluto evitare la ricandidatura del consigliere uscente a seguito di doppio mandato e abbia fatto riferimento a un dato fattuale e storico che, a differenza delle ipotesi di ineleggibilità, non può essere discrezionalmente rimosso da chi aspira a partecipare a una competizione elettorale.
Dalle liti pendenti, passando per la vigilanza bancaria, fino ad arrivare alle sanzioni sulla Rc auto: ecco le principali novità emerse in sede di conversione del Dl 119/201
La definizione si perfeziona con la presentazione della domanda, una per ciascuna controversia autonoma, il tutto entro il 31 maggio 2019. Qualora gli importi dovessero superare i mille euro il contribuente ha la facoltà di chiedere la rateazione dell’importo in venti rate trimestrali. L’eventuale diniego alla definizione va notificato entro il 31 luglio 2020.
La manovra consente al cittadino di definire in via agevolata i carichi affidati agli agenti della riscossione nel periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017. Restano definibili tutti i debiti a eccezione delle somme derivanti dal recupero degli aiuti di Stato, le sanzioni di carattere penale e le sanzioni differenti da quelle penali e contributive.
L’estinzione dei debiti cosiddetta “saldo e stralcio” si rivolge esclusivamente a chi versa in condizioni economiche gravi e comprovate. In particolare - secondo la norma - l’estinzione dei debiti già iscritti a ruolo interessa quei cittadini che presentino l’Isee del nucleo familiare non superiore a 20mila euro.
Una tra le novità da segnalare riguarda le Fiamme gialle e in particolare un nuovo potere che viene loro affidato. Si tratta di chiedere alla commissione tributaria l’iscrizione di ipoteca sui beni del contribuente laddove ci sia il timore di perdere la garanzia. La Guardia di finanza in questo caso sarà tenuta a darne tempestiva notizia alle Entrate.
La novità dell’articolo 20 del Dl riguarda anche le banche popolari. In particolare il termine per adeguarsi dal 31 dicembre 2018 è prorogato al 31 dicembre 2019. E a tal proposito grande importanza rileva il tetto dell’attivo degli 8 miliardi di euro. In caso contrario potrà intervenire Banca d’Italia che adotterà il divieto di intraprendere nuove operazioni.
Per le Bcc di Trento e Bolzano si può costituire, in alternativa al gruppo bancario cooperativo previsto dall’articolo 37- bis del Tub, un sistema di tutela istituzionale, vale a dire un accordo di responsabilità contrattuale o previsto dalla legge, stipulato da un gruppo di banche, che tutela gli enti partecipanti e soprattutto ne garantisce la liquidità e la solvibilità.
L’autorità governativa assoggetta anche le società capogruppo dei gruppi bancari cooperativi di cui all’articolo 37- bis del decreto legislativo 1° settembre 1993 n. 385, a controlli finalizzati a verificare che l’esercizio del ruolo e delle funzioni di capogruppo risulti coerente con le finalità mutualistiche delle banche di credito cooperativo aderenti al gruppo.
Nel decreto legge finiscono anche le “polizze dormienti” alle quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione a iniziativa del titolare del rapporto o di terzi da questo delegati. Se l’intermediario non opera, il rapporto verrà estinto e le somme e i valori verranno devoluti al fondo.
Il Dl inasprisce decisamente le sanzioni per chi reitera la violazione dell’obbligo di assicurazione di responsabilità civile dei veicoli. In particolare, è prevista una sanzione più pesante e il taglio di 5 punti dalla patente. L’articolo 23- bis, quindi, cerca di rappresentare una stretta sull’evasione assicurativa.
Il Dl contiene l’articolo 25 -quater che promuove il contrasto al dilagante fenomeno del caporalato in particolar modo nel settore agricolo. L’azione verrà portata avanti mediante l’istituzione di un Tavolo operativo per definire una nuova strategia. Durerà tre anni e sarà presieduto dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali.
Sulla “Gazzetta Ufficiale” del 29 dicembre 2018 è stato pubblicato infatti il decreto del ministero della Giustizia 27 dicembre 2018 con l'aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie, previste dal comma 3 dell'articolo 195 del codice della strada
Non ci sono incrementi per le sanzioni penali previste per le violazioni del Cds; nessuna variazione, quindi, per le multe per guida in stato di ebbrezza. Inoltre vengono escluse dagli incrementi le norme del codice della strada appena modificate e introdotte all’inizio di dicembre dalla legge 132/2018, di conversione del decreto legge 113/2018.
GIURISPRUDENZA
Diritto civile e penale protagonisti nell'appuntamento della rassegna settimanale con le prime sentenze del nuovo anno. Sul fronte penale, ad esempio, la Cassazione ha precisato che il mero esercizio di un'attività professionale, lecita in sé, non può essere considerato tout court un'occasione per delinquere. Per il settore civile, invece, il dipendente pubblico, in aspettativa retribuita per il conseguimento del dottorato privo di borsa di studio, può percepire lo stipendio soltanto nel periodo di durata regolare del corso.
CIVILE
GIURISPRUDENZA
È legittimo il recesso del concedente dal contratto di distribuzione, motivato dall’esigenza di riorganizzare e razionalizzare la rete di vendita, senza che il concessionario possa lamentare un abuso del diritto in considerazione della disparità di forza contrattuale ed economica. Lo ha detto il tribunale di Milano con la sentenza 12649/2018.
Per il Tribunale di Milano, la società che importa e distribuisce automobili p uò rafforzare la sua posizione sul mercato, riorganizzando la rete di vendita, an che se questo comporta un pregiudizio per il concessionario (per via del recesso dal contratto di distribuzione). Questa posizione collima con il più recente insegnamento della Suprema corte.
Nel giudizio di risarcimento del danno non costituiscono domande nuove sia la riduzione del quantum rispetto alla originaria pretesa, sia la deduzione dell'aggravamento del medesimo danno già dedotto con l'originaria domanda. Lo ha detto la Cassazione con la ordinanza 25631/2018.
PENALE
GIURISPRUDENZA
Associazione terroristica e collegamenti della “rete” degli affiliati. La Suprema corte interviene in un ambito di grande interesse giuridico, delineando così i caratteri del sodalizio criminale internazionale
AMMINISTRATIVO
GIURISPRUDENZA
A chi spetta decidere in ambito giudiziario sulla revoca di un concorso pubblico avvenuta prima dell'approvazione della graduatoria; la natura degli atti relativi alla procedura concorsuale; gli effetti conseguenti al vizio di incompetenza. Questi, in estrema sintesi, i temi che emergono dalla pronuncia del Consiglio di Stato n. 6779 del 29 novembre 2018.
Viene confermata la potestas iudicandi del giudice amministrativo in una controversia avente a oggetto un atto (la revoca) intervenuto prima della conclusione della procedura concorsuale, id est prima della approvazione della graduatoria da parte della Amministrazione che ha indetto la procedura.