Il nuovo Codice dei contratti pubblici è uscito sulla Gazzetta Ufficiale, rispettando la scadenza posta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Marcello Clarch e Gianfrancesco Fidone riconoscono al testo una ventata di novità e anche una sfida. Ma sul fronte flessibilità degli affidamenti sotto soglia e fiducia nelle stazioni appaltanti bisogna mantenere alta l'attenzione.

Per chi si avvale della tregua fiscale, la causa di non punibilità penale, in caso di omessi versamenti, si applica anche a processo di primo grado concluso, a condizione che la definizione avvenga prima della sentenza di appello. È la principale novità della versione definitiva del decreto Bollette (Dl 34/2023). La non punibilità per i reati (omesso versamento ritenute, Iva e indebita compensazione di crediti non spettanti) è possibile però solo quando le violazioni sono correttamente definite e le somme dovute integralmente versate secondo le modalità previste dagli istituti della tregua fiscale

Sotto la lente le norme più importanti per magistrati e avvocati

Il legislatore urgente interviene a favore di tale categoria professionale, in effetti troppo spesso vittima privilegiata dello sfogo di rabbia e frustrazioni da parte degli utenti di strutture ospedaliere

Varato "sul filo di lana", proprio alla vigilia delle scadenze di fine mese, il Dl Bollette – tra le misure in materia di adempimenti fiscali contenute nel Capo III – fa slittare in avanti i versamenti di molte sanatorie contenute nella legge n. 197/2022, di cui pure modifica talune previsioni.

Ebbene, il Dl Bollette, con l'esimente di "nuovo" conio, elevando la possibilità di regolarizzare con la tregua fiscale frattanto introdotta fino alla pronuncia di secondo grado, interviene proprio su questo sbarramento temporale, che poteva ritenersi ingiustificato rispetto a meri fatti di "evasione dichiarata" in cui la liquidità dovuta al Fisco, il più delle volte, è stata destinata per pagare dipendenti e fornitori.

Sinistro stradale: al convivente il risarcimento se c'era una convivenza more uxorio. Fallimento, verificazione del passivo esclusa per il creditore del terzo garantito dal fallito con ipoteca. Sussiste il reato di disturbo anche se solo alcune persone percepiscono il rumore come intollerabile. Inidonea al concorso di Polizia per il tatuaggio, le calze della divisa penalizzano la donna. Arera può imporre alle società elettriche il rimborso ai clienti finali di somme percepite illegittimamente. Sono alcuni dei temi principali affrontati dai giudici n settimana

Il giudice di merito può procedere alla liquidazione della somma dovuta a titolo risarcitorio e dell'ulteriore danno da ritardato pagamento, utilizzando la tecnica che ritiene più appropriata al fine di reintegrare il patrimonio del creditore.

Non possiamo non evidenziare che la decisone in esame ci lascia perplessi in ordine alla considerazione fornita dai giudici circa l'attività del legale: ritenere, infatti, che il professionista, in caso di infortunio, possa tranquillamente lavorare da casa ci sembra riduttivo in relazione ad un'attività che è molto più complessa, richiedendo notoriamente contatti personali, incontri, accessi negli uffici, partecipazione ad udienze, intrattenimento di relazioni personali con la clientela che, spesso, costituiscono il substrato dell'attività forense

La vertenza decisa dal recente provvedimento della Cassazione civile affonda le proprie radici nelle domande proposte da una società di diritto statunitense titolare dei diritti del personaggio di fantasia Zorro nei confronti di una società italiana che aveva utilizzato l'immagine del giustiziere mascherato in uno spot televisivo interpretato da un noto attore comico, senza richiedere alcuna autorizzazione

La riparazione pecuniaria in quanto sanzione civile accessoria avente connotazione punitiva, non è applicabile in relazione a fatti di reato commessi prima dell'entrata in vigore della norma ampliativa, in quanto soggiace al principio di irretroattività di cui all'articolo 2, comma quarto, del Cp.

Conseguentemente – e coerentemente alla predicata natura lato senso punitiva della sanzione accessoria civile – il dictum odierno ribadisce l'inapplicabilità della misura riparatoria de qua ai fatti di reato commessi prima dell'entrata in vigore della norma introduttiva (14 giugno 2015) ovvero – era questo il caso al vaglio della Cassazione

Determinazione dei valori limite di emissione nei provvedimenti di autorizzazione unica e di autorizzazione integrata ambientale. Questi i temi affrontati dal Consiglio di Stato con la sentenza 2245/2023.

La sentenza di appello in esame, dopo aver risolto i vari nodi processuali preliminari, affronta le complesse questioni dedotte avverso le prescrizioni. In particolare, viene svolto un attento esame della disciplina di cui al codice ambientale

Sì al risarcimento del danno per il consumatore che acquista un'automobile sulla quale il costruttore ha inserito un software non conforme alle regole fissate dal diritto Ue. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell'Unione europea, in un nuovo caso relativo alla sagra del Dieselgate, con la sentenza depositata il 21 marzo nella causa C-100/21