Google deve cancellare informazioni inesatte senza una decisione giurisdizionale che accerti gli errori

I gestori di motori di ricerca sono tenuti a deindicizzare informazioni inesatte in modo manifesto su richiesta delle persone interessate senza che sia necessaria una decisione di un giudice che accerti l'errore nelle informazioni riportate. Questo il principio della pronuncia depositata l'8 dicembre (causa C-460/20), dalla Corte di giustizia dell'Unione europea

Marina Castellaneta

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