PRIMO PIANO

EDITORIALE

Per la delega penale scommessa aperta sulla vischiosità del rito

IL TEMA DELLA SETTIMANA Si capirà tra un po’ di mesi in Parlamento se la “scommessa” del Governo sarà vinta. Infatti, il corposo intervento strutturale sul processo penale - varato nel Consiglio dei ministri del 13 febbraio scorso, sotto forma di disegno di legge - è diretto a superare le antiche “vischiosità” del rito e assicurare un accorciamento dei tempi dei giudizi. Per il professor Spangher la diagnosi è nota: l’efficacia delle misure dipende principalmente dalle risorse e dalle risposte organizzative messe in campo.

LEGISLAZIONE

GIURISPRUDENZA

CIVILE

GIURISPRUDENZA

Processo di cognizione speciale: necessario un ulteriore termine di almeno trenta giorni per la comparizione della parte

Nel procedimento sommario di cognizione ex articolo 702-bis del Cpc, il giudice, nel fissare con decreto l'udienza di comparizione delle parti deve tener conto del termine, fissato nella norma, per la costituzione del convenuto e, del pari, deve calcolare il termine di almeno trenta giorni prima della data fissata per la suddetta costituzione per la notifica del decreto al convenuto medesimo e del termine di cui all'articolo 307 del Cpc. Lo ha precisato l'ordinanza della Cassazione 2202/2020.

Al convenuto va garantito un tempo congruo

Quando il giudice di appello ordina l’integrazione del contraddittorio senza indicare il termine perentorio entro il quale la notificazione debba avvenire, questo va individuato in quello indicato dall’articolo 163- bis del Cpc, per cui è sempre necessario che detto termine non sia inferiore a un mese o superiore a tre mesi.

PENALE

GIURISPRUDENZA

La possibile scelta tra i riti alternativi va sempre garantita

Come già precisato dalla Consulta con riferimento all’omesso o inesatto avviso della facoltà di chiedere il giudizio abbreviato nel decreto che dispone il giudizio immediato, l’omissione dell’avviso della facoltà di richiedere la sospensione del processo con messa alla prova integra una nullità generale ex articolo 178, comma 1, del Cpp.

COMUNITARIO E INTERNAZIONALE

L’intrusione informatica e la manipolazione dei dati da parte dell’ex marito sono atti di violenza domestica

Gli Stati parti alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo devono intervenire con misure sanzionatorie effettive nei casi in cui una donna subisca intrusioni nel proprio computer, nei profili sui social, nonché furti di dati personali intimi e immagini. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo con sentenza depositata l'11 febbraio nel caso Buturuga contro Romania (ricorso n. 56867/15)

Elenco di tutti gli argomenti

  1. b

    Banche e istituti di credito

  2. c

    Circolazione stradale

  3. e

    Espropriazioni

  4. i

    Immigrazione e stranieri

  5. p

    Processo penale

    Procedimento civile

  6. r

    Responsabilità e risarcimento

    Reati contro il patrimonio

    Reati contro la persona

  7. s

    Separazione e divorzio

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