PRIMO PIANO

EDITORIALE

LEGISLAZIONE

Notizie di reato: no alla superficialità nelle iscrizioni come “atto dovuto”

Il tema dell’iscrizione della notizia di reato è stato affrontato a tutto tondo, anche grazie alle sollecitazioni della Commissione Lattanzi, ponendosi in evidenza le due opposte problematiche che la pratica ha portato a evidenziare: da un lato, l’eccesso di iscrizioni a modello 21 (a carico di noti), con tutti gli effetti pregiudizievoli che ne conseguono, pur in assenza di un adeguato quadro indiziario soggettivamente indirizzato; dall’altro, e per converso, la tardività dell’iscrizione, o, peggio, la mancata iscrizione, pur in presenza delle condizioni di legge, con il conseguente abuso della dilatazione del termine di decorrenza delle indagini preliminari

Iter notificatorio più celere e moderno tramite recapiti telefonici e telematici

Nel contesto di una legge delega in tema di efficienza del processo penale e di celere definizione dei procedimenti , il Parlamento non poteva non farsi carico dell’indifferibile esigenza di rimettere mano all’attuale disciplina delle notificazioni che, ingenerando incertezze applicative foriere di nullità procedurali, ha concorso a determinare la dilatazione dei tempi del processo penale.

Giudizio abbreviato subordinato a una integrazione probatoria

Le statistiche segnalano - come abbiamo visto in precedenza - che il giudizio abbreviato ha eroso parte dell’area del patteggiamento. Quest’ultimo si è trasformato nel rito di chi riesce ad accordarsi per pene basse. Abbiamo visto - nella sostanza - che le precedenti novelle hanno cambiato il volto del procedimento, attraverso lo strozzamento dei tempi di accesso al rito e dal recupero dello sconto di pena.

Nuove contestazioni, rendere norme le dichiarazioni di incostituzionalità

È il momento di esaminare come l’istituto delle nuove contestazioni viene investito dalla Legge delega 134/2021. In particolare, occorre esaminare in dettaglio i criteri predisposti dalla delega per regolare i rapporti contenuti nella disciplina degli articoli 516 e seguenti del codice di procedura penale con tutto l’impianto dei procedimenti speciali.

Pene pecuniarie: al via criteri ampi per innovare modelli e procedure

La Legge delega 134/2021 si fa carico delle diffuse istanze di riforma della pena pecuniaria promananti dagli operatori, alle quali non è rimasta sorda neppure la Corte costituzionale che, con la sentenza n. 15/2020 auspicava «un complessivo intervento ... volto a restituire effettività alla pena pecuniaria, anche attraverso una revisione degli attuali, farraginosi meccanismi di esecuzione» , delineando l’esigenza di una profonda riforma tanto sul piano sostanziale quanto sul versante dell’esecuzione di tale tipologia di pena

Semilibertà e detenzione domiciliare applicate dal giudice della cognizione

La riforma “Cartabia”, come già si è visto, ridisegna il volto delle sanzioni sostitutive. La novità più evidente è costituita dall’abolizione delle pene della libertà controllata e della semidetenzione che lasciano spazio sul proscenio applicativo alla semilibertà e la detenzione domiciliare (che dovrebbe prendere il posto della libertà controllata).

Sul reale accesso alla mediazione si gioca la riuscita del tentativo

la delega (comma 18, lettera f) ) demanda ai decreti attuativi di «disciplinare la formazione dei mediatori esperti in programmi di giustizia riparativa, tenendo conto delle esigenze delle vittime del reato e degli autori del reato e delle capacità di gestione degli effetti del conflitto e del reato nonché del possesso di conoscenze basilari sul sistema penale; prevedere i requisiti e i criteri per l’esercizio dell’attività professionale di mediatore esperto in programmi di giustizia riparativa e le modalità di accreditamento dei mediatori presso il Ministero della giustizia, garantendo le caratteristiche di imparzialità, indipendenza ed equiprossimità del ruolo»

Messa alla prova a richiesta del Pm e per delitti punibili fino a sei anni

Il Parlamento ha recepito così la proposta della Commissione Lattanzi volta a implementare un istituto - processuale, ma che produce effetti sostanziali - come quello della messa alla prova che è espressione della giustizia riparativa , applicabile ai reati considerati di minor allarme sociale e che finora ha dato buona prova dalla sua introduzione nel 2014

Estinzione delle contravvenzioni sulla scia degli infortuni sul lavoro

Estinzione delle contravvenzioni per adempimento della prestazione determinata dall’organo accertatore, sulla falsariga del meccanismo di cui al Dlgs 758/1994 e al Testo unico ambientale. È quanto prevede la legge delega 134/2021, all’articolo 1, comma 23, ove si profila la generalizzazione delle fasi procedimentali che regolano il processo di estinzione delle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e in materia ambientale (articolo 318- septies del Dlgs 152/2006).

Elenco di tutti gli argomenti

  1. f

    Famiglia e filiazione

  2. p

    Processo penale

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