Numero 23 -


Sempre protetta la “cosa” materiale e non le attività che vi vengono svolte

La controversia nasce dopo che l’immobile nel quale il ristorante si era trasferito a partire dagli anni Cinquanta, compreso in un vasto compendio di proprietà pubblica assoggettato a vincolo quale bene culturale, è stato dismesso mediante la cosiddetta “cartolarizzazione” di cui al Dl n. 351 del 2001 e acquistato in blocco da una società privata, la quale aveva promosso una vittoriosa azione di sfratto dei ristoratori dinanzi al Tribunale civile di Roma per finita locazione.

Alessandro Basilico

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