La materia delle successioni e delle donazioni aggiornata all'attuale emergenza Coronavirus e ripercorsa in un'opera monografica affidata a uno dei componenti dell'Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia. La redazione di questo lavoro monografico in materia successoria parte dall’intento di trattare alcuni argomenti e di esporre gli istituti tradizionali in modo inedito dando risalto alla pratica del diritto, ma senza sacrificare gli approfondimenti utili per l’aggiornamento professionale

Il principio cardine è rappresentato, con alcune eccezioni, dall'acquisto dell'eredità mediante l'accettazione, i cui effetti retroagiscono al momento dell'apertura della successione.

L'intero sistema delle successioni è ispirato al principio per cui fino alla morte del de cuius è possibile che egli esprima liberamente la scelta testamentaria.

Per permettere di cogliere a «colpo d’occhio» gli elementi essenziali delle numerose decisioni rese dalla Suprema corte l’11 novembre 2019 sul tema della responsabilità civile in campo medico, si è tentato di raffigurare in forma schematica le conclusioni e i ragionamenti seguiti dai giudici di Piazza Cavour nelle pronunce.

Nel periodo di tempo che intercorre tra l'apertura della successione e l'accettazione, i beni facenti parte dell'asse ereditario possono rimanere privi di adeguata tutela giuridica.

Nel passaggio dal defunto all'erede la conservazione dei beni, e la relativa amministrazione, non è disciplinata dal Codice civile in modo unitario, variando a seconda dei soggetti coinvolti.

La norma secondo cui «deve curare che siano esattamente eseguite le disposizioni di ultima volontà del defunto» è la pietra angolare dei compiti affidati all'esecutore testamentario.

La devoluzione dell'eredità avviene per legge o per testamento: si fa luogo alla successione legittima, ex lege o ab intestato, qualora non possa operare, in tutto o in parte quella testamentaria.

La rubrica odierna prende in esame la questione relativa al provvedimento di ammissione con riserva alle prove di un concorso, con particolare riferimento agli effetti, sul procedimento, del fatto sopravvenuto, nelle more, che il concorrente abbia superato tutte le prove e risulti vincitore del concorso. La questione anima la giurisprudenza che offre soluzioni differenziate. Evidente l’impatto pratico sui diritti in gioco.

Le disposizioni del testatore, che conferiscono la qualità di erede, a prescindere dalle espressioni usate dal testatore, sono quelle che comprendono l'universalità o una quota dei beni.

Professione forense e processo in primo piano in questa settimana con diverse pronunce da parte dei giudici civili e penali. Poi in campo amministrativo si segnalano la sentenza del Consiglio di Stato sul fermo amministrativo e la decisione del Tar Lombardia sui provvedimenti interdittivi.

Il Legislatore ha equiparato giuridicamente l'unione civile al matrimonio per molti dei diritti e doveri con diversi risvolti in materia successoria, in primis l'ampliamento dei successibili.

La dottrina ha riaffermato la centralità del testamento sia sul punto della preminenza tra successione legittima e testamentaria sia per superare le avversioni verso il tipico negozio di ultima volontà.

Il testamento è un negozio giuridico formale ed è perciò efficace solo se redatto nelle forme previste dalla legge: ordinarie per quello olografo, pubblico e segreto, o speciali in casi particolari.

Il testamento pubblico è redatto dal notaio e fa prova, fino a querela di falso, della provenienza dal pubblico ufficiale, della volontà del testatore, della sottoscrizione e della data .

L'interpretazione del testamento deve ricercare la volontà genuina e intima del de cuius, che ha valore preminente sul significato letterale della singola disposizione scritta.

Il legato è l'attribuzione, da parte del testatore, di singoli beni a specifici soggetti a carico dell'eredità. Ma esistono legati stabiliti per legge, come il diritto del coniuge ad abitare la casa familiare.

L'assetto patrimoniale che il testatore affida alla scheda testamentaria può prevedere, accanto alla istituzione di erede, una serie di attribuzioni, a carattere reale o obbligatorio, a titolo particolare.

La legittima non può essere sacrificata dal testatore e spetta a coniuge, figli legittimi - cui sono equiparati quelli legittimati e adottivi - figli naturali e ascendenti, se non vi sono figli legittimi o naturali.

L'azione di riduzione rende inefficace la disposizione lesiva dei diritti del legittimario, che in forza della "vocazione necessaria" acquista una quota del bene o dei beni oggetto dell'azione di riduzione.

La donazione è il contratto con cui il donante, attraverso un depauperamento del proprio patrimonio, arricchisce quello del donatario, senza alcun corrispettivo e per spirito di liberalità.

A pena di nullità, la donazione ha la forma di atto pubblico e per la sua validità è necessaria la presenza, irrinunciabile, di due testimoni che abbiano i requisiti richiesti dall'articolo 50 della legge notarile.

Il Codice civile del 1942, in chiave assolutamente innovativa, ha configurato la donazione come contratto e la capacità di disporre per donazione come rientrante nella generale capacità contrattuale.

La donazione obnuziale è fatta in relazione a un determinato futuro matrimonio, sia dagli sposi fra loro, sia da altri a favore di uno o di entrambi gli sposi, o dei figli nascituri di questi.

Le altre cause donative vanno dalla futura nascita alla remunerazione non dovuta per legge ma per pura riconoscenza fino alle obbligazioni naturali verso.

Il trust "dopo di noi" è un rapporto giuridico istituito da una persona, con atto tra vivi o mortis causa, che conferisce dei beni al controllo di un trustee nell'interesse di un beneficiario o per un dato fine.

Il conferimento di beni a una gestione vincolata può essere predisposto con la finalità di assicurare una vita dignitosa ed adeguate cure al familiare con handicap.

Per la trasmissione e la gestione futura de l complesso aziendale lo strumento più adatto a prevenire litigiosità sono i patti familiari.

La partecipazione del consorte al patto di famiglia pone un'incognita in relazione alla stabilità dell'assetto stabilito quando viene meno la qualità di legittimario in capo al coniuge responsabile della separazione.

IL TEMA DELLA SETTIMANA L’impegno del Notariato in tema di antiriciclaggio è da tempo significativo: 1,195 miliardi di euro è il giro di affari delle segnalazioni che sono state inviate nel 2018 alle autorità competenti. Nel primo semestre 2019 le Sos dei notai sono aumentate dell’8,1%, rispetto al primo semestre dell’anno precedente, facendone crescere ulteriormente il peso rispetto alle altre categorie (91,6% del totale). Il Congresso di Firenze, del 7 e 9 novembre scorso, ha rappresentato un’occasione per valutare come rendere il sistema ancora più performante e sicuro, condiviso da tutti gli operatori, notai in primis , che credono nell’organizzazione dei controlli, unica garanzia di rispetto della legge e volano dell’economia.

La coppia same sex unita civilmente non ha diritto ad accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Questo il principio espresso dalla Corte costituzionale con la sentenza 221/2019.

La Consulta muove dalla considerazione che la Pma tocca, al tempo stesso, «temi eticamente sensibili», in relazione ai quali l’individuazione di un ragionevole punto di equilibrio fra le contrapposte esigenze, nel rispetto della dignità della persona umana, appartiene «primariamente alla valutazione del legislatore».

La Corte di cassazione nella sentenza 26286/2019 ha affrontato due distinte questioni. La prima questione concerne la necessità o meno di cumulare interessi corrispettivi e interessi moratori ai fini della verifica del superamento del "tasso soglia" anti-usura. La seconda questione riguarda l’ambito di applicazione e validità della "clausola di salvaguardia" frequentemente utilizzata nei contratti di finanziamento al fine di evitare lo sforamento del tasso di interesse oltre le soglie di legge.

La terza sezione civile si è chiesta che cosa si debba intendere come “cumulo” degli interessi corrispettivi e moratori, distinguendo il caso in cui vi sia stata la risoluzione del contratto per inadempimento (nel qual caso non si potrà più parlare di interesse corrispettivo) dal caso di ritardo e quindi di messa in mora senza conclusione del rapporto contrattuale.

La Corte di cassazione con la sentenza 43656/2019 fornisce indicazioni importanti per la ricostruzione delle nozioni di "interesse" e di "vantaggio" rilevanti ai fini del giudizio di responsabilità da reato dell'ente in conseguenza della commissione dei reati di omicidio colposo o di lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

Se è vero che l’interesse o il vantaggio sono criteri alternativi, si tratta pur sempre di criteri parzialmente interdipendenti, nel senso che l’avere il soggetto agito solo nell’interesse proprio o di terzi, esclude la responsabilità dell’ente anche se questo possa avere avuto un vantaggio (indiretto e fortuito) dall’attività.

Il tema affrontato dal Consiglio di Stato con la sentenza 7445/2019 riguarda la richiesta di retrocessione di una parte di un terreno che la proprietà aveva venduto prima della dichiarazione di pubblica utilità.

Nel caso esaminato il contratto è avvenuto prima della dichiarazione di pubblica utilità. Non essendo rinvenibile alcun “nesso funzionale” con la procedura di espropriazione, pur avviata dopo la stipula del negozio traslativo, quest’ultimo non può essere assimilato alla cessione volontaria e nessuna retrocessione può essere richiesta su quel negozio.

Il principio di proporzionalità e il valore della dignità umana quali parametri di riferimento nel comminare sanzioni per comportamenti violenti di minori in una struttura di accoglienza per richiedenti protezione internazionale. Così la Corte di giustizia con la sentenza 12 novembre 2019.