PRIMO PIANO
EDITORIALE
Resta tuttavia il dubbio di fondo se la Riforma sia idonea a risolvere il vero problema indicato nel Pnrr, quello della lentezza del giudizio di legittimità , considerata l’avvenuta introduzione di un provvedimento di definizione delle liti davvero modesto, fortemente limitato dal valore ridotto delle liti interessate, dall’esclusione delle liti in cui vi sia stato un doppio giudizio di merito negativo per il contribuente e dalla sua parametrazione al valore della controversia in primo grado e non anche, come sarebbe stato logico fare, al valore della lite in Cassazione, vera “alea” residua del giudizio
LEGISLAZIONE
Il Pnrr individua per l’attuazione della riforma - basata sulla previsione del magistrato tributario professionale e a tempo pieno - il termine del quarto trimestre del 2022. In particolare, esso si propone di conseguire, entro il suddetto termine, la riforma dell’intero quadro giuridico con l’obiettivo di rendere più efficace l’applicazione della legislazione tributaria e ridurre l’elevato numero di ricorsi alla Corte di cassazione.
Non poche polemiche tra gli operatori del diritto tributario ha suscitato l'approvazione della legge 130/2022 ed è stato anche annunciato lo sciopero indetto dalla Associazione Magistrati Tributari. In questa sede, ed al di là del merito delle questioni giuridiche e dell'opportunità di alcune scelte operate dal Legislatore, si tratta di descrivere le due diverse linee di intervento su cui si sviluppa la legge 130/2022
Dalla lettura del complesso delle norme che attuano la figura del magistrato professionale emerge poi che vi è una disparità di trattamento economico tra coloro i quali entrano a far parte dell'ordine giudiziario tributario a seguito di concorso e coloro i quali, viceversa, transitano definitivamente nella giurisdizione tributaria a seguito di interpello, fermo restando per i giudici tributari già in ruolo che non esercitano l'opzione e quindi ad esaurimento resta vigente l'ordinario sistema di retribuzione
Orbene per essere nominato magistrato tributario (ovvero magistrato presso le Corti di giustizia tributaria di primo grado) è necessario superare con esito positivo un concorso per esami bandito in relazione ai posti vacanti e a quelli che si renderanno vacanti nel quadriennio successivo, per i quali può essere attivata la procedura di reclutamento, con cadenza di norma annuale, mediante decreto del Ministero dell'Economia e finanze, previa deliberazione conforme del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.
Emerge quindi una implicita proroga del Consiglio di presidenza in carica visto che il termine per le elezioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza, in sede di prima applicazione della Legge n. 130/22 ed ai fini della sua migliore implementazione, potrebbe slittare di non poco in quanto viene fissato entro i sessanta giorni dalla pubblicazione della graduatoria di cui all'articolo 1, comma VII che deve avvenire in sei mesi dalla scadenza del termine di due mesi (decorrente dal 16 settembre 2022)
Il nuovo l'articolo 4-bis, in particolare, attribuisce, con il suo primo comma, alla competenza del giudice monocratico in primo grado le controversie entro il limite di 3.000 euro di valore, con l'obiettivo di deflazionare il contenzioso delle Corti di giustizia tributaria di primo grado, sottraendo al giudice collegiale la decisione su controversie di modico valore
La seconda novità della legge si limita a formalizzare la regola sull’onere della prova , invero già assodata nella prassi giurisprudenziale: l’articolo 6 della legge 130/2022 stabilisce – in termini quasi “didascalici” – che è l’Amministrazione a dover provare in giudizio le violazioni contestate con l’atto impositivo, mentre grava sul contribuente la prova in materia di rimborso
Nell'ultimo passaggio alle Camere della legge di riforma della giustizia tributaria, (pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 204 del 1° settembre 2022 ed in vigore dal 16 settembre) il Parlamento ha introdotto, all'articolo 5, una sanatoria relativa alle (sole) controversie tributarie pendenti innanzi alla Corte di cassazione al 15 luglio 2022
Il decreto legge 16 giugno 2022 n. 68 - recante disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Nell’esame in prima lettura è confluito in tale provvedimento il testo di un ulteriore decreto legge (n. 85/2022, cosiddetto “Concessioni autostradali”): il decreto legge è stato, pertanto, abrogato dall’articolo 1 del Ddl di conversione con salvezza degli effetti prodotti medio tempore
Velocipedi adibiti al trasporto merci, modifica della sagoma limite, estensione patente B per il trasporto di merci, l'esperimento di guida, rilevamento della massa dei veicoli: sono queste le principali novità che investono il codice della strada
La legge n. 108/2022 dispone la conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 16 giugno 2022 n. 68, recante disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Nell’esame in prima lettura è confluito in tale provvedimento il testo di un ulteriore decreto legge (n. 85/2022, cosiddetto “Concessioni autostradali”): il decreto legge è stato, pertanto, abrogato dall’articolo 1 del Ddl di conversione con salvezza degli effetti prodotti medio tempore
GIURISPRUDENZA
Responsabilità contrattuale nel contratto di trasporto; valutazione dell'integrazione nella concessione dei permessi umanitari; in caso di stupro di gruppo responsabilità anche per chi non vi partecipa direttamente: sono queste le principali oggetto di attenzione delle corti